“Ancora Gradenigo”: Articolo 97 torna sulla questione
Ieri l’incontro: “Operazione Trasparenza” dell’associazione locale
giovedì 28 novembre 2024
07.45
Nella categoria di quegli argomenti ridondanti, dei quali però pare si parli sempre in negativo, la questione di Piazza Gradenigo è sicuramente tra i "porta bandiera".
Inutile ri-evidenziare l'" antichità" della questione e l'altrettanto già menzionata gravità. A tornare sull'argomento è Articolo 97, attraverso "Operazione Trasparenza", evento finalizzato a riportare alla luce la questione ed alcune sue sfaccettature.
"Vogliamo comunicare la sensibilizzazione su questo argomento. Piazza Gradenigo da troppo tempo è un pericolo. Anche i tecnici del comune vorrebbero interdire questa zona. Vedere questo scempio dove arrivano i turisti è indicibile. L'argomento del verde viene troppo spesso trascurato. Non è necessario tagliare così di netto tali alberi. Ricordiamo che solo lo scorso anno un agronomo disse che c'erano alberi da abbattere e da curare, altri invece in piena forma. Adesso invece i nuovi agronomi nominati dal comune pare abbiano deciso di tagliarli completamente. Non è propaganda politica, ma è sensibilizzazione". Spiega ai nostri microfoni Giuseppe Curci (Articolo 97).
Ci si sposta poi sul tema della "condivisione e coinvolgimento" di più e più parti, tra cui cittadinanza e associazioni, per giungere il prima possibile ad una risoluzione.
"L'amministrazione mi ha risposto che non ci sarebbe stata possibilità di partecipare questa sera. Abbiamo avuto una promessa, già vista, in cui si parla di eventi ufficiali dell'Amministrazione per parlare di questo argomento importante. Per noi è importante ci sia condivisione su questo argomento. In questo momento l'amministrazione non vuole coinvolgere nessuno", così il segretario di Articolo 97 Raffaele Covelli.
Sulla base di questo si spiegherebbe poi il nome dell'iniziativa: "Operazione trasparenza", così da rendere tutti gli attori, cittadini, associazioni ed enti vari, egualmente coinvolti.
Insomma una questione che non è sbagliato definire bollente e "sconnessa", così come le mattonelle della "Piazza che muore", come l'abbiamo già chiamata.
L'augurio è sempre il medesimo: che si giunga presto ad una cantierizzazione della zona così da consentirne il ripristino salvaguardando tanto la sicurezza dei cittadini, quanto l'immagine turistica della città.
Inutile ri-evidenziare l'" antichità" della questione e l'altrettanto già menzionata gravità. A tornare sull'argomento è Articolo 97, attraverso "Operazione Trasparenza", evento finalizzato a riportare alla luce la questione ed alcune sue sfaccettature.
"Vogliamo comunicare la sensibilizzazione su questo argomento. Piazza Gradenigo da troppo tempo è un pericolo. Anche i tecnici del comune vorrebbero interdire questa zona. Vedere questo scempio dove arrivano i turisti è indicibile. L'argomento del verde viene troppo spesso trascurato. Non è necessario tagliare così di netto tali alberi. Ricordiamo che solo lo scorso anno un agronomo disse che c'erano alberi da abbattere e da curare, altri invece in piena forma. Adesso invece i nuovi agronomi nominati dal comune pare abbiano deciso di tagliarli completamente. Non è propaganda politica, ma è sensibilizzazione". Spiega ai nostri microfoni Giuseppe Curci (Articolo 97).
Ci si sposta poi sul tema della "condivisione e coinvolgimento" di più e più parti, tra cui cittadinanza e associazioni, per giungere il prima possibile ad una risoluzione.
"L'amministrazione mi ha risposto che non ci sarebbe stata possibilità di partecipare questa sera. Abbiamo avuto una promessa, già vista, in cui si parla di eventi ufficiali dell'Amministrazione per parlare di questo argomento importante. Per noi è importante ci sia condivisione su questo argomento. In questo momento l'amministrazione non vuole coinvolgere nessuno", così il segretario di Articolo 97 Raffaele Covelli.
Sulla base di questo si spiegherebbe poi il nome dell'iniziativa: "Operazione trasparenza", così da rendere tutti gli attori, cittadini, associazioni ed enti vari, egualmente coinvolti.
Insomma una questione che non è sbagliato definire bollente e "sconnessa", così come le mattonelle della "Piazza che muore", come l'abbiamo già chiamata.
L'augurio è sempre il medesimo: che si giunga presto ad una cantierizzazione della zona così da consentirne il ripristino salvaguardando tanto la sicurezza dei cittadini, quanto l'immagine turistica della città.