Anniversario della morte di Bovio, Trani sonnecchia

Amara constatazione di Franco Caffarella. Il pensiero va alle pessime condizioni in cui versa il monumento a Bovio

domenica 17 aprile 2011
In occasione del 108mo anniversario dalla morte di Giovanni Bovio (15 aprile), il circolo tranese che porta il nome del filosofo e politico tranese si è recato presso il cimitero monumentale di Napoli per rendere omaggio alla tomba di uno personaggi più importanti del nostro Ottocento. Fra i componenti della delegazione tranese c'era anche il consigliere Franco Caffarella che ha sottolineato «come a Trani, città natale di Bovio, poco o nulla si fa per ricordarlo degnamente».

Il pensiero di Caffarella va alle pessime condizioni in cui versa il monumento a Bovio eretto in piazza della Repubblica dal Ferrari e all'ostinazione con cui l'amministrazione continua a concedere in locazione la casa natale di Bovio (in via Mario Pagano) ad un ordine professionale anziché riconvertirla in museo.

I lavori di ristrutturazione della casa di Bovio, furono completati nel 2002. L'obiettivo dell'amministrazione dell'epoca (sindaco Carlo Avantario) era di destinare quel luogo a spazio di cultura polifunzionale nel quale ubicare al piano terra una biblioteca di quartiere (collegata alla biblioteca comunale) ed ai piani superiori il centro studi Giovanni Bovio, ispirato alla Trani dell'ottocento in cui visse ed operò Bovio, da realizzarsi con la collaborazione dell'Università di Napoli e degli eredi di Bovio. A questa proposta, aveva aderito anche il circolo culturale di Trani intitolato a Giovanni Bovio, la cui opera meritoria ha prodotto in occasione del centenario la ristampa dei discorsi parlamentari del filosofo, curati da Michele Ladogana, che avrebbe anche garantito una pubblica fruizione dei locali mantenendo sempre vivo l'interesse verso l'insigne concittadino.

Invece, con la caduta dell'amministrazione Avantario (15 gennaio 2003) e con l'avvicinarsi della ricorrenza del centenario della morte di Bovio (15 aprile 2003) la conseguente gestione commissariale portò celermente solo alla pubblica fruizione, per pochi giorni, della casa natale di Giovanni Bovio, arredata con mobili e suppellettili storici, patrimonio della biblioteca comunale, unitamente ad una breve, ma comunque importante, rassegna delle opere del filosofo presenti in biblioteca. Dopo quella apertura, il destino della casa natale di Giovanni Bovio fu deciso da una delibera di giunta del 2006 con cui l'amministrazione Tarantini decise di concedere la casa di Bovio in comodato all'Ordine degli ingegneri di Trani. Caffarella (all'epoca consigliere de La Margherita) contestò vibratamente la decisione. Dopo 5 anni, nulla è cambiato.