Arresti per induzione alla prostituzione minorile, in manette anche un 29enne originario di Trani

L'attività si svolgeva tra Bari, la provincia Barletta-Andria-Trani e a Roma e Milano

martedì 14 maggio 2024 16.47
Ha respinto l'accusa di aver organizzato, gestito e sfruttato il giro di prostituzione minorile ma ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali - a suo dire - "consenzienti e non a pagamento" con due sedicenni, una delle quali conosceva da tempo. Così si è difeso Nicola Basile, il 25enne arrestato ieri dalla polizia, davanti al gip Giuseppe Ronzino durante l'interrogatorio di garanzia durato circa due ore e mezzo. L'indagine parte da fatti che risalgono al 2021. Le vittime avevano 16 anni. In galera sono finiti Marilena Lopez (35 anni), Antonella Albanese (21), Federica Devito (25) ed Elisabetta Manzari (24). Insieme a Ruggero Doronzo (29 anni) e Nicola Basile (25). Quest'ultimo è figlio di un poliziotto. È lui ad aver minacciato la pubblicazione di foto hot per convincere una 16enne a prostituirsi. Incassava metà della somma per le prestazioni. L'attività si svolgeva tra Bari, la provincia Barletta-Andria-Trani e a Roma e Milano.

Secondo quanto si apprende da Ansa.it, l'indagato, assistito dall'avv.Marco Vignola, ha anche ammesso di aver passato il numero di telefono della sedicenne sua amica ad un 55enne, che con lui giocava a poker, per favorire un incontro che ha fruttato alla giovane o a chi gestiva il giro di prostituzione 4-500 euro. Basile è anche indagato a Nuoro per una vicenda legata alle truffe online relative alla clonazione di carte di credito. L'avvocato Vignola si è riservato di depositare un'istanza di attenuazione della misura.

Oggi sono in programma tutti gli interrogatori di garanzia delle sei persone in carcere: oltre a Basile, di Ruggero Doronzo originario di Trani di 29 anni, e via Teams, delle quattro donne recluse a Trani, Marilena Lopez di 35 anni, la 21enne Antonella Albanese, Federica Devito di 25 anni, Elisabetta Manzari di 24 anni. Nei prossimi giorni saranno ascoltati due presunti clienti, Fabio Carlino e Roberto Urbino, agli arresti domiciliari; poi toccherà a un altro cliente, l'avvocato leccese di 55 anni Stefano Chiriatti, sottoposto all'obbligo di dimora assieme al 45enne barese Michele Annoscia, che gestiva una struttura ricettiva in cui "tollerava l'esercizio della prostituzione".