Assegno di cura, le proteste della Cisl di Trani: «siamo stranchi delle attese»
Scaringi: «Comune disorganizzato, non rispetta le fasce deboli»
giovedì 8 maggio 2008
Sulla questione assegno di cura interviene il rag. Felice Scaringi, responsabile delle politiche sociali per tutela dei disabili della CISL di Trani:
«Manifesto oggi una grande delusione a riguardo le politiche sociali del Comune di Trani, perché evidenzia che essendo comune capofila dei piani di zona Trani-Bisceglie dei servizi sociali, il Comune di Trani, dovrebbe avere una certa organizzazione della macchina amministrativa per poter effettuare delle progettualità specifiche insieme al Comune di Bisceglie per essere di aiuto ai cittadini, in particolar modo alle persone svantaggiate tra cui rientrano i disabili, che sono fasce deboli e indifese del territorio, invece di sta mettendo in risalto una disorganizzazione della macchina amministrativa.
A distanza di un'anno e ventitre giorni dal 14 aprile 2007, termine ultimo della presentazione delle richieste di ammissione all'assegno di cura, a tutt'oggi non è stata ancora espletata e pubblicata la graduatoria e quindi, non si sa ancora quali sono le venti persone destinatarie che usufruirebbero di tale assegno di cura e ci tiene precisare che il 10 novembre 2007, tramite comunicato stampa, ha manifestato le lamentele pervenute e il malcontento dei disabili e già invitava l'amministrazione a pubblicare le graduatorie, e, a tal proposito venivano rassicurati gli interessati dal Sindaco sempre tramite comunicato stampa dicendo: "ben presto verranno esaudite le loro aspettative".
Forse non si è resi conto che si sta trascurando le cosidette fasce deboli e indifese, tutto questo a causa di problemi organizzativi della macchina amministrativa. Le fasce deboli devono essere le prime persone a essere prese in considerazione, invece l'amministrazione per un'aiuto molto utile per le persone diversamente abili, lì stanno facendo aspettare molto tempo solo per l'espletamento e la pubblicazione delle graduatorie, e, non oso immaginare dopo la pubblicazione delle graduatorie; quando altro tempo devono attendere le venti persone destinatarie per l'emissione dell'assegno di cura?» Conclude Scaringi: «Non è più possibile aspettare altro tempo, ora basta farli attendere, quindi invito l'amministrazione comunale a pubblicare le graduatorie e a effettuare le procedure successive fin ad arrivare all'emissione dell'assegno di cura, in modo tempestivo e propone di costituire nel più breve tempo possibile la Consulta dell'Handicap coinvolgendo sia le associazioni dei disabili e sia i sindacati.»
A distanza di un'anno e ventitre giorni dal 14 aprile 2007, termine ultimo della presentazione delle richieste di ammissione all'assegno di cura, a tutt'oggi non è stata ancora espletata e pubblicata la graduatoria e quindi, non si sa ancora quali sono le venti persone destinatarie che usufruirebbero di tale assegno di cura e ci tiene precisare che il 10 novembre 2007, tramite comunicato stampa, ha manifestato le lamentele pervenute e il malcontento dei disabili e già invitava l'amministrazione a pubblicare le graduatorie, e, a tal proposito venivano rassicurati gli interessati dal Sindaco sempre tramite comunicato stampa dicendo: "ben presto verranno esaudite le loro aspettative".
Forse non si è resi conto che si sta trascurando le cosidette fasce deboli e indifese, tutto questo a causa di problemi organizzativi della macchina amministrativa. Le fasce deboli devono essere le prime persone a essere prese in considerazione, invece l'amministrazione per un'aiuto molto utile per le persone diversamente abili, lì stanno facendo aspettare molto tempo solo per l'espletamento e la pubblicazione delle graduatorie, e, non oso immaginare dopo la pubblicazione delle graduatorie; quando altro tempo devono attendere le venti persone destinatarie per l'emissione dell'assegno di cura?» Conclude Scaringi: «Non è più possibile aspettare altro tempo, ora basta farli attendere, quindi invito l'amministrazione comunale a pubblicare le graduatorie e a effettuare le procedure successive fin ad arrivare all'emissione dell'assegno di cura, in modo tempestivo e propone di costituire nel più breve tempo possibile la Consulta dell'Handicap coinvolgendo sia le associazioni dei disabili e sia i sindacati.»