Assistenza ai disabili, i chiarimenti dell’assessore Cicolani
«Non ci sono aumenti di 24 euro a utente». Promessa la revisione delle fasce di contribuzione a favore dei meno abbienti
sabato 13 agosto 2011
L'assessore ai servizi sociali (nonché vice sindaco) Giorgia Presen Cicolani interviene con una nota indirizzata al nostro portale per chirarire le dinamiche legate ai servizi di assistenza ai disabili ed alla gestione dei centri diurni socio-assistenziali e riabilitativi di Trani e Bisceglie. «Mi corre l'obbligo di comunicare – scrive la Cicolani - che l'ufficio di piano comunale sta operando proprio nell'intento di garantire continuità al servizio previsto dall'articolo 60 del regolamento regionale 4\2007. L'ambito si fa carico del costo corrispondente alla quota socio assistenziale delle tariffe massime regionali di riferimento per le strutture in argomento. Fra le prestazioni essenziali citate nell'articolo del regolamento non è previsto il trasporto, potendosi pertanto rendere opzionale e da compensarsi a carico di ciascun richiedente. Tutto questo, nelle more che la Asl perfezioni le procedure per rendere disponibili le somme utili a sostenere la quota sanitaria delle rette applicate dalle strutture, annullando il gap che attualmente si registra tra le rette richieste dalla cooperativa Uno tra noi di Bisceglie e gli importi riconosciuti».
«E' da diversi anni – prosegue la Cicolani - che la contribuzione da parte delle famiglie alla retta mensile in base al reddito riportato sul modello Isee è prevista e corrisposta. Non risultano esserci, come riferito nella nota dei Verdi richieste alle famiglie di ulteriori contributi monetari di circa 24 euro ad utente. La dirigente dell'ufficio di piano, Anna Maria Cianti, ha elaborato una proposta di regolamento per l'accesso, che entrerà in vigore dopo l'approvazione da parte degli organismi competenti, per la rideterminazione delle fasce di contribuzione in relazione alle condizioni economiche dei nuclei familiari e sarà certamente a favore delle fasce più deboli».
«E' da diversi anni – prosegue la Cicolani - che la contribuzione da parte delle famiglie alla retta mensile in base al reddito riportato sul modello Isee è prevista e corrisposta. Non risultano esserci, come riferito nella nota dei Verdi richieste alle famiglie di ulteriori contributi monetari di circa 24 euro ad utente. La dirigente dell'ufficio di piano, Anna Maria Cianti, ha elaborato una proposta di regolamento per l'accesso, che entrerà in vigore dopo l'approvazione da parte degli organismi competenti, per la rideterminazione delle fasce di contribuzione in relazione alle condizioni economiche dei nuclei familiari e sarà certamente a favore delle fasce più deboli».