Associazione a delinquere finalizzata alla spendita di banconote false e traffico di stupefacenti, due arresti della Polizia di Stato
Le banconote venivano prelevate con costanza e continuità a Napoli
lunedì 8 luglio 2024
12.39
Nei giorni scorsi, su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, donne e uomini della Polizia di Stato hanno eseguito nelle città di Trani e Napoli due provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla spendita di banconote contraffatte e spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, l'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani e condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile andriese e dal Commissariato di P.S. di Trani, ha disvelato l'esistenza di un gruppo di soggetti dediti alla fornitura e distribuzione di banconote false a Trani.
Le banconote venivano prelevate con costanza e continuità a Napoli e, successivamente, distribuite ed utilizzate nel territorio della "Città della Pietra". È stato accertato che gli accordi sulla compravendita del denaro contraffatto e della sostanza stupefacente avvenivano tramite canali telematici ove veniva mostrata la "merce" illegale.
Gli elementi raccolti dagli investigatori sono alla base della richiesta della misura cautelare formulata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trani al locale G.I.P. che l'ha accolta disponendo nei confronti degli indagati la misura cautelare in carcere.
In particolare, l'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani e condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile andriese e dal Commissariato di P.S. di Trani, ha disvelato l'esistenza di un gruppo di soggetti dediti alla fornitura e distribuzione di banconote false a Trani.
Le banconote venivano prelevate con costanza e continuità a Napoli e, successivamente, distribuite ed utilizzate nel territorio della "Città della Pietra". È stato accertato che gli accordi sulla compravendita del denaro contraffatto e della sostanza stupefacente avvenivano tramite canali telematici ove veniva mostrata la "merce" illegale.
Gli elementi raccolti dagli investigatori sono alla base della richiesta della misura cautelare formulata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Trani al locale G.I.P. che l'ha accolta disponendo nei confronti degli indagati la misura cautelare in carcere.