Atti vandalici contro la Sinagoga di Trani, la lettera del Vescovo
Mons. Pichierri: «Piena solidarietà alla Comunità ebraica»
venerdì 19 giugno 2009
Pubblichiamo, in forma integrale, la Lettera alla Comunità diocesana con cui S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri esprime "Piena solidarietà alla Comunità ebraica di Trani", a seguito delle offese perpetrate nei giorni scorsi nei confronti della Sinagoga di Scolanova:
«Carissimi, esprimo di cuore la mia solidarietà e dell'intera Arcidiocesi nei confronti della Comunità ebraica tranese che, da qualche tempo, viene ripetutamente offesa a causa delle brutture perpetrate nei confronti della Sinagoga di Scolanova, le cui scalinate, soprattutto, sono oggetto di atti vandalici che ne profanano la sacralità e ne deturpano la struttura anche come qualificato bene culturale che impreziosisce la Città di Trani. So bene quanto sia doloroso per una comunità religiosa essere colpiti nel luogo sacro, simbolo della propria identità culturale e religiosa. Ciò accadde anche qualche hanno fa alla nostra Cattedrale. Bisogna opporsi a chi ignora e disprezza la storia, l'arte, la cultura, la religione.
Ho accolto in dialogo i responsabili della Comunità ebraica. Ho altresì voluto incontrare i direttori delle Commissioni diocesane per la Cultura e per le Comunicazioni sociali, per l'Ecumenismo e per il Dialogo interreligioso, nonché il direttore dell'Ufficio Arte Sacra e Beni culturali per una focalizzazione dell'accaduto. E' emerso che, a fronte di una crescente sensibilità verso il patrimonio monumentale e religioso, che si esprime a livello istituzionale e nel comportamento civile di tanti cittadini, si registra purtroppo il fenomeno, circoscritto ma preoccupante, di gruppi che, particolarmente nelle ore notturne, per un malinteso concetto di libertà e di divertimento, adottano comportamenti di distruttività, di dileggio e di scherno dell'arredo urbano e, nel caso specifico, dei luoghi della fede e dell'arte. Al gusto per il bello, da parte di alcuni si preferisce il degrado e la distruzione. Pare di essere di fronte ad una vera e propria involuzione culturale, etica ed estetica, segno di una patologia sociale.
La Sinagoga di Scolanova, del secolo XIII, è uno dei quattro pre-esistenti edifici di culto ebraici di Trani. Già Chiesa di S. Maria di Scolanova, fu affidata dal Comune di Trani, quale proprietario del bene monumentale, alla Comunità ebraica, la quale tutt'oggi ne officia il culto al Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, cioè al Dio di Gesù Cristo, il nostro Dio! Perciò questo sacro edificio deve essere rispettato e onorato da tutti, poiché tutti avvertono anche l'urgenza, e perfino l'emergenza, di educare le nuove generazioni. Profitto per invocare dalle preposte Istituzioni un controllo che includa anche la predisposizione di quegli accorgimenti al fine di un'azione di deterrenza e di dissuasione. Sono cordialmente vicino alla Comunità ebraica di Trani! A tutti il mio saluto e la mia benedizione».
«Carissimi, esprimo di cuore la mia solidarietà e dell'intera Arcidiocesi nei confronti della Comunità ebraica tranese che, da qualche tempo, viene ripetutamente offesa a causa delle brutture perpetrate nei confronti della Sinagoga di Scolanova, le cui scalinate, soprattutto, sono oggetto di atti vandalici che ne profanano la sacralità e ne deturpano la struttura anche come qualificato bene culturale che impreziosisce la Città di Trani. So bene quanto sia doloroso per una comunità religiosa essere colpiti nel luogo sacro, simbolo della propria identità culturale e religiosa. Ciò accadde anche qualche hanno fa alla nostra Cattedrale. Bisogna opporsi a chi ignora e disprezza la storia, l'arte, la cultura, la religione.
Ho accolto in dialogo i responsabili della Comunità ebraica. Ho altresì voluto incontrare i direttori delle Commissioni diocesane per la Cultura e per le Comunicazioni sociali, per l'Ecumenismo e per il Dialogo interreligioso, nonché il direttore dell'Ufficio Arte Sacra e Beni culturali per una focalizzazione dell'accaduto. E' emerso che, a fronte di una crescente sensibilità verso il patrimonio monumentale e religioso, che si esprime a livello istituzionale e nel comportamento civile di tanti cittadini, si registra purtroppo il fenomeno, circoscritto ma preoccupante, di gruppi che, particolarmente nelle ore notturne, per un malinteso concetto di libertà e di divertimento, adottano comportamenti di distruttività, di dileggio e di scherno dell'arredo urbano e, nel caso specifico, dei luoghi della fede e dell'arte. Al gusto per il bello, da parte di alcuni si preferisce il degrado e la distruzione. Pare di essere di fronte ad una vera e propria involuzione culturale, etica ed estetica, segno di una patologia sociale.
La Sinagoga di Scolanova, del secolo XIII, è uno dei quattro pre-esistenti edifici di culto ebraici di Trani. Già Chiesa di S. Maria di Scolanova, fu affidata dal Comune di Trani, quale proprietario del bene monumentale, alla Comunità ebraica, la quale tutt'oggi ne officia il culto al Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, cioè al Dio di Gesù Cristo, il nostro Dio! Perciò questo sacro edificio deve essere rispettato e onorato da tutti, poiché tutti avvertono anche l'urgenza, e perfino l'emergenza, di educare le nuove generazioni. Profitto per invocare dalle preposte Istituzioni un controllo che includa anche la predisposizione di quegli accorgimenti al fine di un'azione di deterrenza e di dissuasione. Sono cordialmente vicino alla Comunità ebraica di Trani! A tutti il mio saluto e la mia benedizione».