Auguri per i 70 anni di don Mimmo De Toma, infaticabile pastore di Trani

Gli auguri di Fb dagli amici dalla sua "creatura", il Centro Sociale Jobel

giovedì 25 novembre 2021 16.43
A cura di Stefania De Toma
Infaticabile lui si sforza sempre di apparire, con quel suo sorriso luminoso sul volto e quell'aria da eterno ragazzo: eppure don Mimmo di fatica da sempre ne fa davvero tanta, al servizio non solo della sua comunità parrocchiale, ma dell'intera cittadina.

Una fede fatta di azione ancor più che di parole, come diceva San Giacomo. Ha formato generazioni di studenti in ore di religione che erano momenti di confronto e di stimolo e poi, fatta la scelta di dedicarsi esclusivamente al suo ministero, ha sempre costituito un esempio di servizio di sacerdozio straordinario, che cura innanzitutto l'anima, ma allo stesso tempo le necessità pratiche dei suoi parrocchiani. E, va aggiunto, di chiunque bussi alla porta della sua Chiesa.

E se le omelie di don Mimmo meriterebbero di essere ogni domenica registrate e pubblicate come momenti di riflessione e catechesi che assomigliano a cascate di ruscelli pur provenendo dai luoghi più profondi e intensi della sua anima bella, non di meno meriterebbero i canti con i quali coinvolge l'intera assemblea, che dirige come un direttore d'orchestra farebbe con i suoi musicisti.

Cantare con don Mimmo è davvero elevare preghiera al Cielo, con gioia, con speranza, con il senso di una fratellanza che non smette mai di trasmettere ai fedeli e che realizza attraverso un'animazione parrocchiale intensa e preziosa, alla quale invita come davvero a riunioni di famiglia sempre alla domenica, prima della benedizione, con i suoi immancabili "alcuni avvisi"!

Riportiamo integralmente la bella dedica che i suoi collaboratori del centro Jobel, creatura nata dalla sua tenacia, quasi fosse una ispirazione Divina - e forse lo è stata davvero - hanno postato su Facebook.

E ai loro si aggiungono quelli dell'intera redazione di Traniviva.

"Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano.Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l'attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura.
(Paulo Coelho)

Don Mimmo ha scelto nella sua vita di "piantare" e nel suo giardino una pianta importante è il Centro Jobel!

A lui l'augurio di continuare a piantare ancora a lungo! Buon 7antesimo compleanno!".