Avantario: "Chi ha paura di parlare di politica?"
«E' necessario dunque rendere più chiare e pubbliche le nostre progettualità»
lunedì 22 gennaio 2007
«Un certo imbarazzo coglie chi di politica si occupa in questa nostra città, già in tempi non così affannosi e fibrillanti come quelli che viviamo alla vigilia delle nostre elezioni amministrative, ancora più oggi quando ci si appassiona intorno alla strategia migliore per individuare il possibile candidato "unitario" discettando di primarie o prerogative di segreteria. E' veramente questo il problema? Io colgo la necessità di lanciare una riflessione alla mia compagine politica su quanto e come ci stiamo impegnando a condividere un cammino unitario che ci permetta di trasferire ai nostri concittadini la necessità di vivere innanzitutto un progetto amministrativo per Trani che le permetta di ritrovare la stagione della "buona amministrazione".
La mia esperienza politica ed amministrativa mi ha insegnato, grazie anche all'opportunità che i miei concittadini mi hanno offerto, che per non allontanarsi dal cuore dei problemi che affannano il nostro quotidiano vivere, cercando soluzioni concrete per il bene comune sia necessario non allontanarsi dallo spazio pubblico della cittadinanza. La politica delle soluzioni è quella dell'ascolto, della riflessione, della progettazione e della proposta col massimo di coinvolgimento possibile di cittadini elettori consapevoli.
Mi manca, lo confesso lo spazio aperto della discussione, un po' movimentista, ma trasparente e coinvolgente che ha caratterizzato gli esordi della mia vita politica. Non mi sono fermato a questa nostalgia e ho posto al servizio di Trani la mia disponibilità a costruire un progetto di città che la veda protagonista in uno sviluppo armonico tra qualità della vita e messa a frutto della sue maggiori risorse: i beni storico ambientali ed i talenti della sua gente. Io vivo oggi la necessità di ritrovare nello spazio politico che mi appartiene, l'Ulivo la voglia e l'entusiasmo di ridare a Trani la sua primavera, uno scatto di entusiasmo e rigore morale che le rimetta in mano un presente deludente per le promesse non mantenute.
Ma la politica non è l'arte delle promesse, troppe nella scorsa fallimentare amministrazione, è piuttosto l'attenzione alla ricerca del consenso attorno ad un'idea comune di città, luogo di lavoro, vita famiglia, cultura, solidarietà. Il nostro centrosinistra tutto ha il dovere e l'opportunità di coniugare in programma amministrativo i suoi valori fondativi, ha le risorse umane morali e le competenze per ricentrare l'obiettivo di tornare ad amministrare Trani con una maggiore consapevolezza e migliori prospettive considerando il panorama plitico nazionale e l'evoluzione delle sue componenti di partito.Il futuro partito democratico può garantire quel riformismo progressista e democratico che incarna perfettamente le necesità di buon governo anche per la nostra comunità cittadina.
E' necessario dunque rendere più chiare e pubbliche le nostre progettualità in itinere ancora troppo chiuse all'interno delle segreterie dei partiti con l'individuazione di innovative forme di partecipazione pubblica che non possono ridursi alla sola scelta del candidato sindaco ma che ritrovino le ragioni comuni per concretizzare la nostra idea di città. La città che voglio, che vivo, che sogno è una passione comune, ed io la voglio condividere.»
Carlo Avantario
La mia esperienza politica ed amministrativa mi ha insegnato, grazie anche all'opportunità che i miei concittadini mi hanno offerto, che per non allontanarsi dal cuore dei problemi che affannano il nostro quotidiano vivere, cercando soluzioni concrete per il bene comune sia necessario non allontanarsi dallo spazio pubblico della cittadinanza. La politica delle soluzioni è quella dell'ascolto, della riflessione, della progettazione e della proposta col massimo di coinvolgimento possibile di cittadini elettori consapevoli.
Mi manca, lo confesso lo spazio aperto della discussione, un po' movimentista, ma trasparente e coinvolgente che ha caratterizzato gli esordi della mia vita politica. Non mi sono fermato a questa nostalgia e ho posto al servizio di Trani la mia disponibilità a costruire un progetto di città che la veda protagonista in uno sviluppo armonico tra qualità della vita e messa a frutto della sue maggiori risorse: i beni storico ambientali ed i talenti della sua gente. Io vivo oggi la necessità di ritrovare nello spazio politico che mi appartiene, l'Ulivo la voglia e l'entusiasmo di ridare a Trani la sua primavera, uno scatto di entusiasmo e rigore morale che le rimetta in mano un presente deludente per le promesse non mantenute.
Ma la politica non è l'arte delle promesse, troppe nella scorsa fallimentare amministrazione, è piuttosto l'attenzione alla ricerca del consenso attorno ad un'idea comune di città, luogo di lavoro, vita famiglia, cultura, solidarietà. Il nostro centrosinistra tutto ha il dovere e l'opportunità di coniugare in programma amministrativo i suoi valori fondativi, ha le risorse umane morali e le competenze per ricentrare l'obiettivo di tornare ad amministrare Trani con una maggiore consapevolezza e migliori prospettive considerando il panorama plitico nazionale e l'evoluzione delle sue componenti di partito.Il futuro partito democratico può garantire quel riformismo progressista e democratico che incarna perfettamente le necesità di buon governo anche per la nostra comunità cittadina.
E' necessario dunque rendere più chiare e pubbliche le nostre progettualità in itinere ancora troppo chiuse all'interno delle segreterie dei partiti con l'individuazione di innovative forme di partecipazione pubblica che non possono ridursi alla sola scelta del candidato sindaco ma che ritrovino le ragioni comuni per concretizzare la nostra idea di città. La città che voglio, che vivo, che sogno è una passione comune, ed io la voglio condividere.»
Carlo Avantario