Avantario chiede l'istituzione di un "punto - nascita"

« Il nuovo piano dovrà eliminare il disagio che si è venuto a creare... »

mercoledì 13 aprile 2005
Si è tenuta sabato 9 aprile alle ore 10.30 presso la sede del Comitato elettorale di Trani in C.so Vittorio Emanuele, 237 la conferenza stampa di Carlo Avantario. A valle dei risultati del 3 e 4 aprile scorsi, il candidato della Margherita ha ringraziato quanti l'hanno sostenuto ed ha tracciato le linee dei principali impegni che lo vedranno protagonista della vita politica tranese e non solo: «La competizione è stata sicuramente serrata - ha dichiarato il professionista tranese - ma il risultato ha dato ragione a quanti hanno creduto nel mio impegno. Essere il primo dei non eletti potrebbe sembrare una magra consolazione ma sicuramente, sul piano personale, ripaga per le energie profuse in poco meno di un mese di campagna elettorale».

Dopo circa due anni di assenza dalla "politica attiva" Carlo Avantario si è affermato primo dei non eletti della Margherita pugliese con i suoi 3.761 voti, di cui 2.137 espressi a Trani. Questo risultato lo conferma candidato più suffragato del centro sinistra in ambito cittadino, portando la Margherita, partito che l'ha candidato, al 10,5% dei consensi. Il risultato globale ottenuto dal centrosinistra tranese, pari al 48,5% delle preferenze, è da ricondurre in massima parte ai voti totalizzati da due principali protagonisti di cui uno è certamente Carlo Avantario che, insieme a Domenico Briguglio dei Socialisti Autonomisti, ha rialzato un risultato complessivo.

«Disponibile ad accogliere gli impegni che dovessero essere sottoposti alla mia a attenzione». Questa la risposta del professionista tranese alla domanda circa i futuri impegni. Intanto l'urgenza è sul fronte sanitario. «A Vendola chiederò un impegno per la totale rivisitazione del Piano di riordino ospedaliero - conclude Avantario -, che tenga conto di Trani quale co-capoluogo di Provincia. Il nuovo piano dovrà eliminare il disagio che si è venuto a creare con l'attuazione del "piano Fitto"».

E nel frattempo? «In via provvisoria, fino a che non sarà disponibile un nuovo piano sanitario regionale si dovrà operare sul riassetto delle "unità semplici" con l'attribuzione di maggiore autonomia, attuabile attraverso la presenza di figure primariali, l'istituzione di un "punto nascita", il mantenimento della unità di Urologia e del Centro di Rianimazione che, secondo il piano del governatore uscente, rischiano il trasferimento, la riorganizzazione delle unità di Chirurgia e di Medicina/Cardiologia fortemente penalizzate».