Aveva occupato una stanza del carcere, assolto Mastrulli
Il sindacalista volta pagina. I fatti contestati risalivano al 2008
martedì 2 ottobre 2012
18.38
L'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria comunica che la sezione promiscua del tribunale di Trani presieduta dal magistrato Andrea D'Angeli, ha assolto con formula piena Mimmo Mastrulli, segretario generale nazionale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria.
I fatti contestati risalgono all'ottobre del 2008 quando Mastrulli, in sciopero della fame per 16 giorni all'interno della sala conferenze ricreativa del bar spaccio del carcere maschile di Trani contro la decisione della allora direzione reggente del carcere di ridurre i locali a disposizione del sindacato Osapp, venne denunciato per occupazione di suolo pubblico, per utilizzo di un tavolino ed una sedia in plastica e per false dichiarazioni.
Il procedimento è durato quattro anni tra indagini, interrogatorio di garanzia, rinvio a giudizio e una serie di udienze. Mastrulli, difeso degli avvocati Michele Cianci e Pasquale Dellisanti, può voltare pagina: «Ho sempre creduto nella giustizia,così come ho sempre creduto nelle Istituzioni italiane a cui sono da sempre fedele ed onesto servitore. La sentenza non fa altro che accreditare e confermare nel pieno dell'indipendenza della magistratura le precedenti archiviazioni ed assoluzioni alle gratuite, infondate accuse da parte di chi probabilmente del sindacato ne fa un uso distorto utilizzando la magistratura per colpire il sottoscritto ed il sindacato stessa».
I fatti contestati risalgono all'ottobre del 2008 quando Mastrulli, in sciopero della fame per 16 giorni all'interno della sala conferenze ricreativa del bar spaccio del carcere maschile di Trani contro la decisione della allora direzione reggente del carcere di ridurre i locali a disposizione del sindacato Osapp, venne denunciato per occupazione di suolo pubblico, per utilizzo di un tavolino ed una sedia in plastica e per false dichiarazioni.
Il procedimento è durato quattro anni tra indagini, interrogatorio di garanzia, rinvio a giudizio e una serie di udienze. Mastrulli, difeso degli avvocati Michele Cianci e Pasquale Dellisanti, può voltare pagina: «Ho sempre creduto nella giustizia,così come ho sempre creduto nelle Istituzioni italiane a cui sono da sempre fedele ed onesto servitore. La sentenza non fa altro che accreditare e confermare nel pieno dell'indipendenza della magistratura le precedenti archiviazioni ed assoluzioni alle gratuite, infondate accuse da parte di chi probabilmente del sindacato ne fa un uso distorto utilizzando la magistratura per colpire il sottoscritto ed il sindacato stessa».