Avvocati di Trani in sciopero contro i ritardi della riforma forense

Questa mattina l'astensione dalle udienze

mercoledì 10 marzo 2010
«Riforma forense: La calendarizzazione non basta». Con questo slogan le sigle dell'avvocatura si astengono dalle udienze, per manifestare contro i ritardi nell'approvazione della riforma forense e «contro ogni tentativo di corromperne l'impianto».

L'Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana, l'Unione Nazionale delle Camere Penali Italiane, l'Unione Nazionale delle Camere Civili, l'Associazione Nazionale Giovani Avvocati, l'Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori, l'Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi, l'Associazione Liberi Professionisti hanno indetto una giornata di astensione dalle udienze fissata per oggi, mercoledì 10 marzo 2010.

A ricordare i motivi dello sciopero l'Ordine degli Avvocati di Trani, che, in una nota, invita a partecipare all'assemblea in programma al Teatro Capranica di Roma: «Premesso che il giorno 18 novembre 2009 la Commissione Giustizia del Senato ha approvato il disegno di legge di riforma dell'ordinamento forense, che il 13 gennaio 2010 l'Avvocatura, in tutte le sue componenti, ha inviato al Presidente del Senato una lettera di decisa richiesta affinchè venisse immediatamente avviata la discussione del disegno di legge in aula, evidenziando come la riforma dell'ordinamento forense rappresenti un momento non più rinviabile per la nuova qualificazione della figura e del ruolo dell'avvocato, al fine di garantire con efficacia la difesa dei cittadini e la qualità della giurisdizione e sottolineando come la condivisione del testo emersa in Commissione Giustizia consenta un'immediata calendarizzazione in aula ed una celere approvazione. Preso atto che a distanza di oltre tre mesi dall'approvazione del testo da parte della Commissione Giustizia, contravvenendo agli impegni da più parti reiteratamente assunti, il Senato non ha ancora provveduto a calendarizzare il disegno di legge per la discussione in aula; Denunciano l'ingiustificabile inerzia della politica nel provvedere ad una riforma di assoluta necessità ed urgenza nell'interesse dei cittadini e in attuazione della volontà espressa da tutte le componenti dell'Avvocatura, riunite il 20 febbraio 2010 presso il Consiglio Nazionale Forense».