Bandiere in cattivo stato: Visibelli scrive a Sindaco e Prefetto

«Insopportabile vulnus all’immagine della Città e dello Stato Italiano»

giovedì 9 luglio 2009
«Sebbene l'esposizione della Bandiera Italiana e dell'Unione Europea siano regolamentate da Leggi dello Stato (in particolare Legge n° 22 del 5/02/98 e D.P.R. n° 121 del 7/04/00), sempre più spesso si assiste da parte di taluni Istituti Scolastici o Enti Pubblici alla penosa esposizione di veri e propri brandelli, laceri e sporchi, che si stenta a riconoscere in quelle che in altri tempi erano state Bandiere.

Tale pietoso spettacolo, che tanto mortifica ordinariamente, con l'arrivo della bella stagione e dei numerosi turisti, diventa un insopportabile vulnus all'immagine della Città e dello Stato Italiano. Ricordo a me stesso le puntuali previsioni dell'art.9 (Le bandiere sono esposte in buono stato e correttamente dispiegate) e dell'art.10 (1. Ogni ente designa i responsabili alla verifica della esposizione corretta delle bandiere all'esterno e all'interno. 2. I rappresentanti del Governo nelle province vigilano sull'adempimento delle disposizioni sulla esposizione delle bandiere.) del surrichiamato DPR 121/00.



Sarebbe pertanto opportuno che S.E. il Sig. Prefetto ed il Sig. Sindaco di Trani (capo dell'Amministrazione Comunale che rappresenta una delle poche "isole felici" in merito alla corretta esposizione delle Bandiere) sollecitassero, nell'ambito delle rispettive competenze, i responsabili degli edifici soggetti all'esposizione delle bandiere, affinché provvedano tempestivamente a sostituire i vessilli deteriorati, esponendoli in conformità alle norme di legge. Vale la pena ricordare che la Bandiera ha un significato importante per la Nazione, tanto da avere un articolo della Costituzione esclusivamente dedicato ad essa (art. 12 "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni") e da avere un articolo del Codice Penale (art. 292), che si occupa del reato di vilipendio della bandiera. Per cui la corretta esposizione della stessa non è un fatto meramente formale».

Dott. Roberto Visibelli