«Bar Tre Palme, in piazza è ancora degrado»
Immobile in abbandono. I Verdi: «Perché non si è aggiudicato?»
sabato 30 ottobre 2010
«Bar tre palme: monumento al degrado e all'inefficienza. Quella dell'amministrazione comunale tranese che, qualche mese fa, sbandierava su tutti gli organi di stampa una fantastica notizia: dopo anni di abbandono e degrado dell'immobile comunale ubicato nella centralissima piazza della Repubblica, decideva di affittarlo a terzi per farci un bar o un'attività di ristorazione. Della geniale idea e dell'annesso ennesimo annuncio pubblicitario, fine a se stesso dell'amministrazione, hanno riso un pò tutti - sottolinea il capogruppo dei Verdi, Michele di Gregorio. Ci si aspettava, infatti, chissà quale idea spettacolare per il ripristino dell'immobile. E, invece, erano passati invano tanti anni per riaprire una semplice attività di ristorazione».
Ma al peggio non c'è mai fine. «Nonostante gli annunci, il bando e la formazione della commissione di valutazione delle offerte di gara – continua di Gregorio - a distanza di mesi, l'immobile rimane a fare bella mostra in piazza quale splendido esempio dell'inefficienza amministrativa dei nostri amministratori. Non si è in grado nemmeno di concludere un contratto di locazione e, quando ci si riesce, non si è capaci però di farsi pagare i canoni dovuti».
Da qui la richiesta dei Verdi di poter conoscere le oscure motivazioni che impediscono, dopo gli squilli di trombe, di riportare alla fruibilità pubblica l'immobile. E quali sono le ragioni per le quali non si è provveduto all'aggiudicazione all'unico soggetto che ha partecipato alla gara. Ma, rimanendo in tema di contratti, i Verdi chiedono anche all'amministrazione quando si arriverà alla definizione del nuovo bando di gara per il servizio di distribuzione del gas metano.
«Per quanto tempo ancora – dice il consigliere Francesco Laurora - i cittadini saranno costretti a tribolare per avere un servizio degno di tal nome da parte dell'Italcogim? Perché l'amministrazione non pretende dall'Italcogim che lo sportello in corso Emanuele sia effettivamente funzionale alle esigenze dei cittadini? Chiediamo a tal proposito – conclude Laurora - che, prima della chiusura dei rapporti con l'Italcogim, l'amministrazione nomini una commissione che verifichi il rispetto in tutti questi anni delle clausole contrattuali e accerti eventuali inadempienze da parte della società nell'ambito del servizio reso ai cittadini».
Ma al peggio non c'è mai fine. «Nonostante gli annunci, il bando e la formazione della commissione di valutazione delle offerte di gara – continua di Gregorio - a distanza di mesi, l'immobile rimane a fare bella mostra in piazza quale splendido esempio dell'inefficienza amministrativa dei nostri amministratori. Non si è in grado nemmeno di concludere un contratto di locazione e, quando ci si riesce, non si è capaci però di farsi pagare i canoni dovuti».
Da qui la richiesta dei Verdi di poter conoscere le oscure motivazioni che impediscono, dopo gli squilli di trombe, di riportare alla fruibilità pubblica l'immobile. E quali sono le ragioni per le quali non si è provveduto all'aggiudicazione all'unico soggetto che ha partecipato alla gara. Ma, rimanendo in tema di contratti, i Verdi chiedono anche all'amministrazione quando si arriverà alla definizione del nuovo bando di gara per il servizio di distribuzione del gas metano.
«Per quanto tempo ancora – dice il consigliere Francesco Laurora - i cittadini saranno costretti a tribolare per avere un servizio degno di tal nome da parte dell'Italcogim? Perché l'amministrazione non pretende dall'Italcogim che lo sportello in corso Emanuele sia effettivamente funzionale alle esigenze dei cittadini? Chiediamo a tal proposito – conclude Laurora - che, prima della chiusura dei rapporti con l'Italcogim, l'amministrazione nomini una commissione che verifichi il rispetto in tutti questi anni delle clausole contrattuali e accerti eventuali inadempienze da parte della società nell'ambito del servizio reso ai cittadini».