Basta proclami, il grido dei commercianti di Trani contro le chiusure

La manifestazione pacifica organizzata da Confcommercio davanti a Palazzo di Città

venerdì 16 aprile 2021 10.04
A cura di Alessandra Vacca
Sono tanti i gestori di attività commerciali che questa mattina sono scesi per strada per protestare contro le chiusure imposte dal Governo. "Basta proclami - È il tempo della sopravvivenza", è il nome dato alla manifestazione organizzata nel pieno rispetto delle norme anti covid da Confcommercio ed il suo presidente Girolamo Acquaviva, uno slogan che esprime al meglio il senso di scoraggiamento e di difficoltà di chi vive di queste attività, come proprietari o dipendenti. Il segno che le tanto proclamate misure di sostegno evidentemente non bastano.

"Zero rifiuti, zero Tari", "Vogliamo risposte certe", "Ci avete abbandonato", si legge su alcuni dei cartelli tenuti in mano dai commercianti, tutti contrassegnati con l'hashtag #bastaproclami.

Presente alla manifestazione anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro: «Mi rendo conto che il momento è difficile, un conto è limitare la libertà dicendo ai cittadini di stare a casa piuttosto che vedersi, incontrarsi e abbracciarsi un conto è invece dire a uomini, donne, ragazze e ragazzi di restare a casa e non lavorare. Io sono imbarazzato perché rappresento un'istituzione e quindi dovrei essere il primo a dare delle risposte e certezze, ma purtroppo noi sindaci possiamo fare ben poco se non certamente quella di far sentire la vostra voce al Governo nazionale e regionale. Spogliandomi dalla veste di sindaco e parlando da semplice cittadino, vi dico che alcune cose non le comprendo neanche io, come per esempio il fatto che alcuni debbano stare chiusi e altri aperti, credo che sia anche una grande disparità in questo momento. E' chiaro che ci sono delle incongruenze enormi».

«Nel mio piccolo - ha continuato il primo cittadino - ho cercato di non inasprire ulteriormente le già fin troppo aspre limitazioni del Governo. Rispetto a tantissime altre città ho evitato di limitare gli orari delle chiusure perché credo tuttora più della necessità di una regolamentazione da parte di ognuno di noi. Non ha molto senso tenervi chiusi e vedere poi i ragazzi riunirsi nelle abitazioni e fare quello che vogliamo non si faccia nei ristoranti».

Ed infine: «Sto cercando di far sentire la vostra voce al Governatore Emiliano e cercare di allentare quanto più possibile le misure anche se il momento non è dei migliori per via dell'aumento dei contagi».