Beghe interne a Forza Italia, Di Modugno contro il capogruppo
Il consigliere comunale prende le distanze dal comunicato inviato dai colleghi
venerdì 15 agosto 2014
8.05
La telenovela infinita legata a Forza Italia e al comunicato "non comunicato", firmato dall'intero gruppo consiliare ma non condiviso da tutti, si arricchisce di un nuovo dettaglio. Arriva la dura reazione del Consigliere Stefano Di Modugno che prende le distanze da quanto scritto dal capogruppo, Giovanni Gargiuolo, e da alcuni suoi colleghi.
Il Consigliere, non avvezzo ad uscire sulla stampa, ha deciso di intervenire per chiarire alcuni punti oscuri di questa situazione spiacevole venutasi a creare all'interno del Partito. «Innanzitutto non consento a nessuno – dice Di Modugno – di scrivere in nome e per conto mio senza che nulla sia stato deciso e senza che il gruppo consiliare si sia riunito per approvare o meno la linea da seguire».
«Formalmente, infatti, manca un "gruppo consiliare" di Forza Italia perché i consiglieri che ne fanno parte sono ancora legati sulla carta al PDL e manca persino un capogruppo ufficiale. Non è possibile che un comunicato del genere, scritto e pubblicato senza seguire l'iter di una condivisione di partito, riporti la firma del gruppo e non dei pochi consiglieri che hanno deciso di divulgarlo».
Il Consigliere, infine, promette battaglia affinché il Partito prenda seri provvedimenti in merito a quanto accaduto: «Chiederò ai vertici di Forza Italia di intervenire e prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di chi si è reso protagonista di questa iniziativa senza passare da una riunione di partito, contravvenendo a quanto stabilito nello Statuto».
Il Consigliere, non avvezzo ad uscire sulla stampa, ha deciso di intervenire per chiarire alcuni punti oscuri di questa situazione spiacevole venutasi a creare all'interno del Partito. «Innanzitutto non consento a nessuno – dice Di Modugno – di scrivere in nome e per conto mio senza che nulla sia stato deciso e senza che il gruppo consiliare si sia riunito per approvare o meno la linea da seguire».
«Formalmente, infatti, manca un "gruppo consiliare" di Forza Italia perché i consiglieri che ne fanno parte sono ancora legati sulla carta al PDL e manca persino un capogruppo ufficiale. Non è possibile che un comunicato del genere, scritto e pubblicato senza seguire l'iter di una condivisione di partito, riporti la firma del gruppo e non dei pochi consiglieri che hanno deciso di divulgarlo».
Il Consigliere, infine, promette battaglia affinché il Partito prenda seri provvedimenti in merito a quanto accaduto: «Chiederò ai vertici di Forza Italia di intervenire e prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di chi si è reso protagonista di questa iniziativa senza passare da una riunione di partito, contravvenendo a quanto stabilito nello Statuto».