«Beni immobili mai venduti e debiti ancora da pagare»
I Verdi di Trani sull'alienazione di terreni comunali
martedì 18 agosto 2009
«Cosa è cambiato nella situazione debitoria del Comune di Trani? Niente o quasi, almeno a giudicare dal fatto che due dei beni più importanti messi in vendita, ovvero l'ex mattatoio comunale e i capannoni Ruggia, non sono mai stati ceduti».
A ritornare sull'argomento sono i Verdi, con un'interrogazione presentata al Comune: «Sono passati quasi due anni da quando l'ente ha messo in vendita alcuni immobili per pagare i debiti. Ma a oggi non ha incassato nemmeno un euro di quelli necessari a ripianare i debiti fuori bilancio e a salvaguardare gli equilibri di bilancio così come deliberato il 22 ottobre 2007, quando appunto si decise di alienare alcuni beni tra i quali il suolo dell'ex mattatoio comunale e una parte di quello degli ex capannoni Ruggia con l'impegno di "destinare le eventuali risorse eccedenti per l'eventuale acquisto dell'immobile ex distilleria Angelini".
I tentativi di vendere questi beni attraverso aste sono andati deserti, motivo per cui il lotto relativo l'area dell'ex mattatoio comunale per 1,3milioni di euro veniva aggiudicato con una determinazione dirigenziale (il 18 aprile 2008); ma successivamente, in seguito alla revoca della prima aggiudicazione, la gara è stata aggiudicata nell'ottobre successivo alla società risultata seconda classificata, dopo aver provveduto alla revoca nei confronti della prima. Ma anche in questo secondo caso, l'azienda seconda classificata non ha mai stipulato il contratto di compravendita e anzi anche la seconda aggiudicazione è stata revocata da parte del Comune. Quindi il contratto di compravendita non è mai stato stipulato ed è tuttora pendente un contenzioso davanti al Tar Puglia di Bari instaurato dalla prima azienda vincitrice della gara.
Analoga conclusione negativa ha avuto, al momento, anche la vendita del lotto relativo i suoli ex capannoni "Ruggia", considerato infatti che l'azienda vincitrice (la stessa risulta prima aggiudicataria del suolo dell'ex macello) ha dichiarato di non avere più interesse all'acquisto dei suoli. Probabilmente la mancata conclusione dei contratti di compravendita dovrebbe addebitarsi nel caso dell'ex mattatoio al fatto che una parte dei suoli in vendita sarà interessata dalla costruzione degli alloggi dei carabinieri già prevista, così che la superficie effettivamente disponibile non corrisponde a quella messa in vendita; mentre per i capannoni Ruggia è stato "scoperto" che una parte degli stessi è tutt'oggi in concessione al Demanio dello Stato e quindi non a disposizione del Comune. Ma questi non sono problemi assolutamente nuovi, dal momento che furono sollevati proprio da noi nel corso della seduta consiliare in cui venne deliberata la vendita. Ciononostante, la maggioranza decise di andare avanti comunque. A questo punto, considerando che le somme preventivate non sono mai state incassate, vorremmo sapere qual è lo stato dei debiti fuori bilancio del Comune di Trani e in quale maniera l'amministrazione intende sopperire alle somme mai incassate.»
Michele Di Gregorio
Capogruppo Verdi Trani
A ritornare sull'argomento sono i Verdi, con un'interrogazione presentata al Comune: «Sono passati quasi due anni da quando l'ente ha messo in vendita alcuni immobili per pagare i debiti. Ma a oggi non ha incassato nemmeno un euro di quelli necessari a ripianare i debiti fuori bilancio e a salvaguardare gli equilibri di bilancio così come deliberato il 22 ottobre 2007, quando appunto si decise di alienare alcuni beni tra i quali il suolo dell'ex mattatoio comunale e una parte di quello degli ex capannoni Ruggia con l'impegno di "destinare le eventuali risorse eccedenti per l'eventuale acquisto dell'immobile ex distilleria Angelini".
I tentativi di vendere questi beni attraverso aste sono andati deserti, motivo per cui il lotto relativo l'area dell'ex mattatoio comunale per 1,3milioni di euro veniva aggiudicato con una determinazione dirigenziale (il 18 aprile 2008); ma successivamente, in seguito alla revoca della prima aggiudicazione, la gara è stata aggiudicata nell'ottobre successivo alla società risultata seconda classificata, dopo aver provveduto alla revoca nei confronti della prima. Ma anche in questo secondo caso, l'azienda seconda classificata non ha mai stipulato il contratto di compravendita e anzi anche la seconda aggiudicazione è stata revocata da parte del Comune. Quindi il contratto di compravendita non è mai stato stipulato ed è tuttora pendente un contenzioso davanti al Tar Puglia di Bari instaurato dalla prima azienda vincitrice della gara.
Analoga conclusione negativa ha avuto, al momento, anche la vendita del lotto relativo i suoli ex capannoni "Ruggia", considerato infatti che l'azienda vincitrice (la stessa risulta prima aggiudicataria del suolo dell'ex macello) ha dichiarato di non avere più interesse all'acquisto dei suoli. Probabilmente la mancata conclusione dei contratti di compravendita dovrebbe addebitarsi nel caso dell'ex mattatoio al fatto che una parte dei suoli in vendita sarà interessata dalla costruzione degli alloggi dei carabinieri già prevista, così che la superficie effettivamente disponibile non corrisponde a quella messa in vendita; mentre per i capannoni Ruggia è stato "scoperto" che una parte degli stessi è tutt'oggi in concessione al Demanio dello Stato e quindi non a disposizione del Comune. Ma questi non sono problemi assolutamente nuovi, dal momento che furono sollevati proprio da noi nel corso della seduta consiliare in cui venne deliberata la vendita. Ciononostante, la maggioranza decise di andare avanti comunque. A questo punto, considerando che le somme preventivate non sono mai state incassate, vorremmo sapere qual è lo stato dei debiti fuori bilancio del Comune di Trani e in quale maniera l'amministrazione intende sopperire alle somme mai incassate.»
Michele Di Gregorio
Capogruppo Verdi Trani