Biblioteca di Trani, presentato il catalogo delle Cinquecentine
Tra innovazione e conservazione. Tarantini: «Vinceremo tutte le scommesse»
lunedì 1 giugno 2009
Fra innovazione e conservazione. Con una citazione di un filosofo tedesco, l'assessore alla cultura del Comune di Trani, Andrea Lovato, ha introdotto la presentazione del catalogo delle Cinquecentine conservate all'interno della biblioteca di Trani. L'opera, redatta dalla responsabile, Lucia Fiore, è stata presentata nella sala convegni della Giovanni Bovio. Un'occasione straordinaria per apprezzare, per la prima volta in assoluto, delle pagine di inestimabile valore culturale e storico.
La scommessa di innovare la biblioteca attraverso un percorso di conservazione e di valorizzazione del patrimonio già esistente, è una delle più suggestive ed importanti a cui si sta sottoponendo l'amministrazione, non l'unica quando si parla della biblioteca. «Le sfide sono tante – ha detto il sindaco Tarantini - ma stimolanti. Il percorso di piena fruibilità della Giovanni Bovio prosegue. Dicevano che questa sede non fosse idonea ad ospitare una biblioteca, noi abbiamo dimostrato il contrario, superando diffidenze e problemi tecnici e strutturali, convinti che il centro della nostra cultura dovesse restare nel centro della città.
Adesso stiamo completando la ristemazione dei libri, ma la rinascita della biblioteca non passa solo dal recupero del patrimonio librario. La Giovanni Bovio deve essere un fondamentale riferimento culturale per la nostra comunità e per tutti gli amanti della cultura. Iniziative come queste sono degli spot straordinari sulle potenzialità della biblioteca. La decisione di affidarla in gestione testimonia la volontà di andare oltre tenendo il passo con i dinamici processi sociali e culturali che caratterizzano la nostra società».
Tarantini ha anche affrontato il tema della reggenza della biblioteca in virtù dell'imminente addio della responsabile, prossima alla quiescenza. Il primo cittadino non ha escluso di potersi avvalere della Fiore anche nel prossimo futuro.
«Abbiamo bisogno di un riferimento importante che guidi la biblioteca in questo percorso affascinante di crescita e trasformazione. Non escludo che il rapporto con la Fiore possa proseguire con altre formule. Il suo contributo in tutti questi anni è stato di totale dedizione nei confronti dell'istituzione biblioteca e di chi si è servito della biblioteca stessa per completare il proprio percorso di studio. Conservo tantissime lettere di ringraziamento di giovani laureati che hanno potuto preparare delle tesi sulla nostra città grazie all'aiuto di Lucia Fiore. L'idea che lei non possa esserci più ci spaventa. C'è necessità di conservare una memoria storica e di intraprendere una nuova strada guidati dall'esperienza di chi ha dedicato alla biblioteca tanti anni della propria vita, con passione e amore».
La scommessa di innovare la biblioteca attraverso un percorso di conservazione e di valorizzazione del patrimonio già esistente, è una delle più suggestive ed importanti a cui si sta sottoponendo l'amministrazione, non l'unica quando si parla della biblioteca. «Le sfide sono tante – ha detto il sindaco Tarantini - ma stimolanti. Il percorso di piena fruibilità della Giovanni Bovio prosegue. Dicevano che questa sede non fosse idonea ad ospitare una biblioteca, noi abbiamo dimostrato il contrario, superando diffidenze e problemi tecnici e strutturali, convinti che il centro della nostra cultura dovesse restare nel centro della città.
Adesso stiamo completando la ristemazione dei libri, ma la rinascita della biblioteca non passa solo dal recupero del patrimonio librario. La Giovanni Bovio deve essere un fondamentale riferimento culturale per la nostra comunità e per tutti gli amanti della cultura. Iniziative come queste sono degli spot straordinari sulle potenzialità della biblioteca. La decisione di affidarla in gestione testimonia la volontà di andare oltre tenendo il passo con i dinamici processi sociali e culturali che caratterizzano la nostra società».
Tarantini ha anche affrontato il tema della reggenza della biblioteca in virtù dell'imminente addio della responsabile, prossima alla quiescenza. Il primo cittadino non ha escluso di potersi avvalere della Fiore anche nel prossimo futuro.
«Abbiamo bisogno di un riferimento importante che guidi la biblioteca in questo percorso affascinante di crescita e trasformazione. Non escludo che il rapporto con la Fiore possa proseguire con altre formule. Il suo contributo in tutti questi anni è stato di totale dedizione nei confronti dell'istituzione biblioteca e di chi si è servito della biblioteca stessa per completare il proprio percorso di studio. Conservo tantissime lettere di ringraziamento di giovani laureati che hanno potuto preparare delle tesi sulla nostra città grazie all'aiuto di Lucia Fiore. L'idea che lei non possa esserci più ci spaventa. C'è necessità di conservare una memoria storica e di intraprendere una nuova strada guidati dall'esperienza di chi ha dedicato alla biblioteca tanti anni della propria vita, con passione e amore».