Biblioteca, iniziata la mappatura dei volumi non censiti

Registrati quasi 300 utenti, aumentate le postazioni per gli studenti

venerdì 5 marzo 2010
La biblioteca di Trani prende forma. Con l'affidamento in gestione della struttura alla cooperativa leccese della Imago, sono state avviate le attività di accoglienza degli utenti, di reference qualificato per studenti e ricercatori e di censimento dei volumi già catalogati ed in attesa di catalogazione. Un lavoro complesso, che la società salentina sta svolgendo con l'ausilio di quattro unità (due del posto, con mansioni di censimento dei volumi).

La biblioteca prende forma e cambia, a partire dalla logistica. Una postazione all'ingresso rappresenta il simbolo del cambiamento: i fruitori della Bovio (quasi tutti studenti) vengono invitati all'iscrizione mediante la compilazione di un modulo. Sui registri vengono annotati gli orari di arrivo e di uscita, nulla viene lasciato al caso. Chi vuole può compilare un questionario utilizzato per fini statistici e per migliorare la qualità del servizio di una struttura in continuo divenire.

A disposizione degli studenti sei postazioni in più nella sala lettura, ricavate ottimizzando gli spazi. I ricercatori invece possono godere di una stanza al piano superiore dove poter effettuare i propri studi col conforto di un bibliotecario e in un ambiente assolutamente silenzioso. Per tutti gli utenti iscritti vi è la possibilità di consultare i volumi in sede seguendo le indicazioni dei vecchi registri (dieci quelli rinvenuti). Nei prossimi giorni sarà possibile ottenere i volumi in prestito: si attende l'informatizzazione di tutta la struttura, il software è già pronto. Intanto è stato portato in riparazione il computer fuori uso nella stanza delle segreteria remota dell'università e ne sono arrivati altri tre per l'accoglienza e per immagazzinare dati e documenti. Un altro passo avanti, così come l'apertura di un indirizzo di posta elettronica (biblioteca.trani@culturaservizi.it) utile per soddisfare le richieste anche in via telematica. Nei giorni scorsi, ad esempio, uno studente di Roma ha chiesto ed ottenuto materiale sulla storia del Moscato di Trani per una ricerca universitaria.

La società che gestisce la biblioteca ha avviato una serie di iniziative con le scuole (a partire dalle visite guidate) e con la ex municipalizzata Amiu, per sensibilizzare, nella casa della cultura, la pratica della raccolta differenziata: sono già arrivati i contenitori per stoccare la carta, a breve arriveranno i contenitori per la plastica. Alle attività di base di accoglienza e reference qualificato, si affianca il complesso studio del patrimonio librario. Al tirar delle somme, la cooperativa ha rilevato la presenza di 120mila volumi nella Bovio, 87mila sono quelli catalogati. Sugli altri 33mila è iniziato un primo lavoro di censimento e di ricognizione. Da qualche parte dovrebbe spuntar fuori qualche altro registro della vecchia gestione che possa permettere di assottigliare il dato, nell'attesa si stanno raggruppando i volumi riconducibili a donazioni (come quella del medico Tarantini) e si stanno dividendo le opere in maniera più analitica, separando i libri dalle riviste ed assemblando la gran parte dei volumi legati alla storia ed alla cultura locale, molto ambiti dai frequentatori della Bovio (in particolare le collezioni del Tranesiere e di Rassegna Pugliese).

Di lavoro da fare ce n'è, ma i presupposti sono decisamente incoraggianti. A dar man forte alla cooperativa ben presto dovrebbero aggiungersi delle forze nuove. Stanno per partire, in collaborazione con l'università di Lecce, dei tirocinii formativi in biblioteca, opportunità lavorativa ghiotta anche per gli studenti (tranesi e della Bat) fuori sede.