Biblioteca, si continua a navigare a vista
Rientrata la Pellegrino, continuano le proroghe. Defunto l'Informagiovani
martedì 15 settembre 2015
7.15
Ce l'ha quasi fatta Trani, insieme a burocrazia e scarso interesse, a distruggere un autentico "gioiellino" della città, com'era diventata la Biblioteca Comunale a inizio 2015. Poi, da aprile, si è capito poco e male: scaduto l'affidamento, diminuito il personale per procrastinare la chiusura, rinnovato l'affidamento "gratuito" all'Imago, ennesimo affidamento scaduto a fine luglio, vergognosa lunga chiusura ad agosto, riapertura a settembre con il ritorno congiunto di Daniela Pellegrino, responsabile, via da fine febbraio, accompagnata da segreteria remota dell'Università di Bari, dall'addio all'Informagiovani (la cui resurrezione sta percorrendo un iter lungo e ingarbugliato) e dai lavoratori della cooperativa, ancora a metà mese non formalmente incaricata di gestire la struttura a fronte di un minimo rimborso spese. Risultato: prestigio sepolto, alla faccia delle preziose collaborazioni con le scuole e delle preziose iniziative a sostegno della lettura. Anche la semplice catalogazione è diventata opera (quasi) straordinaria.
Al netto dell'attesa per la nuova pronuncia della Corte dei Conti, che blocca la pubblicazione della gara d'appalto sul portale Empulia, non è chiaro come l'amministrazione intenda affrontare i mesi che intercorreranno fino all'insediamento del vincitore del bando. Una programmazione a breve-medio termine assente che penalizza ulteriormente un ente giovane e dinamico come la "Giovanni Bovio", lontano dalla speranza di un finanziamento milionario come Palazzo Beltrani. Un polo culturale del genere non può vivere unicamente delle iniziative gratuite e volontarie dei cittadini. Piangere per la mancanza di strutture, avere le strutture e non sfruttarle. La politica tranese, critica bipartisan, sguazza in questa dicotomia.
Al netto dell'attesa per la nuova pronuncia della Corte dei Conti, che blocca la pubblicazione della gara d'appalto sul portale Empulia, non è chiaro come l'amministrazione intenda affrontare i mesi che intercorreranno fino all'insediamento del vincitore del bando. Una programmazione a breve-medio termine assente che penalizza ulteriormente un ente giovane e dinamico come la "Giovanni Bovio", lontano dalla speranza di un finanziamento milionario come Palazzo Beltrani. Un polo culturale del genere non può vivere unicamente delle iniziative gratuite e volontarie dei cittadini. Piangere per la mancanza di strutture, avere le strutture e non sfruttarle. La politica tranese, critica bipartisan, sguazza in questa dicotomia.