Bilancio, gli indirizzi politici del governo locale
Da subito una riduzione della Tarsu, massima attenzione al risanamento del bilancio
martedì 8 aprile 2008
Il sindaco di Trani, insieme all'assessore alle Finanze, Nicola Pappalettera, ha presentato le linee generali del bilancio di previsione del 2008, il primo di competenza del governo di centrodestra in carica, prossimo ad approdare in Giunta prima del passaggio in Consiglio Comunale per l'approvazione (termine ultimo il 31 maggio).
Dopo le pesanti restrizioni, figlie della rigorosa manovra finanziaria commissariale, l'amministrazione punta a riannodare i fili di un percorso di pianificazione economica che parte dall'inevitabile razionalizzazione della spesa pubblica e da una profonda revisione delle regole tributarie, ad oggi piuttosto lacunose. E' questo il motivo per il quale si stanno approntando tutti i regolamenti utili per trarre il fisiologico beneficio economico dalle entrate tributarie, finora piuttosto modeste in rapporto alle previsioni. Le recenti vicende legate alla irrisoria redditività per le casse comunali di pubblicità e affissioni, l'imbarazzante paradosso della rendita nulla dei parcheggi a pagamento (da cui il Comune, ad oggi, non ricava neanche un centesimo) hanno spinto la ripartizione economica a lavorare sulle regole.
Il bilancio di previsione del 2008 avrà come indirizzo politico quello di «gestire e non subire» la situazione finanziaria del Comune di Trani che resta difficile. La situazione debitoria resta al centro delle preoccupazioni dell'amministrazione. Su 6 milioni e mezzo di debiti accertati al 31/12/2007, ne sono stati coperti appena 2 milioni e mezzo, in virtù della vendita all'asta di alcuni lotti dei beni immobili individuati dall'amministrazione per far cassa. I restanti quattro milioni dovrebbero essere coperti dalla vendita degli altri lotti, una speranza che al Comune nutrono ancora e con convinzione nonostante le prime aste siano andate male.
Nel bilancio 2008 è stata prevista una voce di 1 milione e mezzo di euro per coprire i contenziosi in corso, una sorta di fondo che servirà al Comune per non farsi trovare impreparato in caso di necessità e per effettuare le negoziazioni con i creditori.
Il sindaco ha spiegato gli indirizzi politici del bilancio: il risanamento del bilancio non impedirà di ridurre progressivamente il carico fiscale: si comincerà da subito con la riduzione della Tarsu, previsti anche sgravi per famiglie e artigiani.
I restanti denari verranno spalmati per dar corpo al piano delle opere pubbliche (il completamento del litorale est, la condotta sottomarina sul versante nord, i lavori di adeguamento e ristrutturazione di alcune scuole, la cassa armonica della villa comunale, la cura del verde pubblico, un mercato alimentare al coperto nell'area dei capannoni Ruggia). «Si tratta - ha spiegato il sindaco - degli interventi più caratterizzanti di un programma più vasto. Contiamo di raggiungere tutti i nostri obiettivi ed in linea con le disponibilità finanziarie che pure non sono elevatissime».
Ed anche l'estate seguirà questo trend di assoluto rigore: «Punteremo sulla nostra storia e sulle tradizioni, investendo nel marketing». L'era dei cantanti «a go go» è ormai preistoria.
Dopo le pesanti restrizioni, figlie della rigorosa manovra finanziaria commissariale, l'amministrazione punta a riannodare i fili di un percorso di pianificazione economica che parte dall'inevitabile razionalizzazione della spesa pubblica e da una profonda revisione delle regole tributarie, ad oggi piuttosto lacunose. E' questo il motivo per il quale si stanno approntando tutti i regolamenti utili per trarre il fisiologico beneficio economico dalle entrate tributarie, finora piuttosto modeste in rapporto alle previsioni. Le recenti vicende legate alla irrisoria redditività per le casse comunali di pubblicità e affissioni, l'imbarazzante paradosso della rendita nulla dei parcheggi a pagamento (da cui il Comune, ad oggi, non ricava neanche un centesimo) hanno spinto la ripartizione economica a lavorare sulle regole.
Il bilancio di previsione del 2008 avrà come indirizzo politico quello di «gestire e non subire» la situazione finanziaria del Comune di Trani che resta difficile. La situazione debitoria resta al centro delle preoccupazioni dell'amministrazione. Su 6 milioni e mezzo di debiti accertati al 31/12/2007, ne sono stati coperti appena 2 milioni e mezzo, in virtù della vendita all'asta di alcuni lotti dei beni immobili individuati dall'amministrazione per far cassa. I restanti quattro milioni dovrebbero essere coperti dalla vendita degli altri lotti, una speranza che al Comune nutrono ancora e con convinzione nonostante le prime aste siano andate male.
Nel bilancio 2008 è stata prevista una voce di 1 milione e mezzo di euro per coprire i contenziosi in corso, una sorta di fondo che servirà al Comune per non farsi trovare impreparato in caso di necessità e per effettuare le negoziazioni con i creditori.
Il sindaco ha spiegato gli indirizzi politici del bilancio: il risanamento del bilancio non impedirà di ridurre progressivamente il carico fiscale: si comincerà da subito con la riduzione della Tarsu, previsti anche sgravi per famiglie e artigiani.
I restanti denari verranno spalmati per dar corpo al piano delle opere pubbliche (il completamento del litorale est, la condotta sottomarina sul versante nord, i lavori di adeguamento e ristrutturazione di alcune scuole, la cassa armonica della villa comunale, la cura del verde pubblico, un mercato alimentare al coperto nell'area dei capannoni Ruggia). «Si tratta - ha spiegato il sindaco - degli interventi più caratterizzanti di un programma più vasto. Contiamo di raggiungere tutti i nostri obiettivi ed in linea con le disponibilità finanziarie che pure non sono elevatissime».
Ed anche l'estate seguirà questo trend di assoluto rigore: «Punteremo sulla nostra storia e sulle tradizioni, investendo nel marketing». L'era dei cantanti «a go go» è ormai preistoria.