Botanica magica: Harry Potter e la sua mandragola

Nuovo episodio della rubrica Cinema e Scienza con il nutrizionista Labianca

sabato 30 maggio 2020 7.14
In questo nuovo articolo parleremo della Botanica Magica, materia di cui sicuramente sarete esperti, a causa della saga di Harry Potter che avete guardato durante la quarantena. "La mandragola o mandragora si usa per riportare chi è stato pietrificato al suo stato originale"; con le parole di Hermione Granger diamo il significato magico a questa pianta, mentre per chi ha visto il film o letto il libro, sa benissimo che la mandragola abbia l'aspetto di un neonato molto brutto.

Il nome mandragora deriva probabilmente dal termine persiano Mehregiah assegnato dal medico greco Ippocrate. Essa fa parte della famiglia delle Solanaceae e la sua radice ha una particolare conformazione antropomorfica che ricorda una figura umana; le sue proprietà anestetiche la resero una delle piante più utilizzate nell'antichità, però essendo ricca di alcaloidi tropanici è altamente tossica e il suo uso in erboristeria è assolutamente vietato. La forma della sua radice ha da sempre posto questa pianta a metà tra il regno vegetale e quello animale, per questo motivo sono tantissime le leggende e le simbologie legate ad essa, ad esempio nell'antica Roma si credeva che la mandragora fosse abitata da un demone e che se qualcuno l'avesse estratta dal terreno l'avrebbe risvegliato il quale, grazie al suo urlo, avrebbe ucciso il malcapitato.

Anche nella magia nera e nel voodoo veniva usata la radice di mandragola che andava a sostituire le famose bamboline da infilzare con spilloni. Inoltre ricorderete di come la professoressa Sprite fa coprire bene le orecchie a Harry e compagni per proteggerli dall'urlo della mandragola. Per chi avesse voglia di coltivarne una in casa In Italia questa specie si trova solo al Sud, in Sardegna e Sicilia. Cresce nei boschi di latifoglie dal piano fino a 800 metri di altitudine.

Dr. Giuseppe Labianca
Biologo Nutrizionista