Bottaro e la sua futura Trani: ecco come la vorrebbe nel 2020
Nel protocollo d'intesa con Ance e Confindustria, il sindaco svela i propri obiettivi concreti
martedì 12 gennaio 2016
7.45
Sei mesi dopo la propria elezione, avvenuta in seguito a una campagna elettorale dai tempi molto stretti e frenetici, e in seguito ad un primo periodo pieno di questioni ancora lontane dall'essere risolte (l'emergenza ambientale e dei rifiuti, il riordino delle partecipate, le casse comunali pericolosamente vicine al dissesto, la tabula rasa della gestione dei servizi alla città), il primo cittadino, Amedeo Bottaro, con la prima delibera del 2016, che ufficializza il protocollo di intesa con Confindustria e Ance, mostra, per la prima volta, il proprio programma concreto per il futuro di Trani.
Divisi in tre punti, il sindaco ha fissato i propri obiettivi per la fine del mandato, coincidente, nel 2020, con il termine del nuovo ciclo di fondi europei. Ecco i punti del programma, iniziando da territorio ed ambiente: riconversione della zona industriale di via Barletta; verifica e messa in sicurezza degli accessi al mare lungo la litoranea che collega Trani e Bisceglie; riqualificazione della zona costiera a nord e sud della città; definitiva sistemazione della condotta sottomarina e del depuratore delle acque; realizzazione di aree dedicate agli animali; revisione delle norme tecniche di attuazione del Pug; completamento del progetto complessivo delle aree pubbliche comprese nel Contratto di Quartiere; riqualificazione delle piazze della città; attivazione dei condomini ecosostenibili.
Per lo sviluppo economico: creazione di una piattaforma logistica agricola per valorizzare i prodotti di filiera; piano straordinario del rilancio dei prodotti tipici di Trani; zona franca urbana; incentivi per la creazione di nuove imprese mediante l'utilizzo per affidamento degli edifici pubblici inutilizzati; incentivi per nuovi insediamenti produttivi; investimenti da attuare con il piano delle opere pubbliche 2014/2016; riqualificazione dei bacini estrattivi; piano del commercio con particolare attenzione alle attività nel centro storico; sostegno e rilancio dei servizi per il turismo.
Infine, le idee per la valorizzazione del patrimonio culturale e della attività turistica: l'attivazione del museo archeologico presso il Monastero di Colonna; la ridefinizione della darsena e il rilancio della stessa (con una gestione privata, almeno stando ad alcuni indirizzi già intrapresi dalla sua giunta); creazione dei centri polifunzionali per l'accoglienza delle associazioni e dei gruppi giovanili della città; ideazione e realizzazione di attività e servizi culturali fruibili soprattutto dai flussi turistici stranieri.
Proprio dal finanziamento comunitario, senza dimenticare le "moderne tecniche di auto e cofinanziamento (crowdfunding, partenariato pubblico e privato)", Bottaro vorrebbe attingere i fondi necessari a realizzare tutto questo. Con la propria firma, il primo cittadino ha trasformato le promesse elettorali in impegni concreti con i cittadini. Saprà Bottaro tener fede alle proprie promesse? Toccherà a stampa e opinione pubblica vigilare.
Divisi in tre punti, il sindaco ha fissato i propri obiettivi per la fine del mandato, coincidente, nel 2020, con il termine del nuovo ciclo di fondi europei. Ecco i punti del programma, iniziando da territorio ed ambiente: riconversione della zona industriale di via Barletta; verifica e messa in sicurezza degli accessi al mare lungo la litoranea che collega Trani e Bisceglie; riqualificazione della zona costiera a nord e sud della città; definitiva sistemazione della condotta sottomarina e del depuratore delle acque; realizzazione di aree dedicate agli animali; revisione delle norme tecniche di attuazione del Pug; completamento del progetto complessivo delle aree pubbliche comprese nel Contratto di Quartiere; riqualificazione delle piazze della città; attivazione dei condomini ecosostenibili.
Per lo sviluppo economico: creazione di una piattaforma logistica agricola per valorizzare i prodotti di filiera; piano straordinario del rilancio dei prodotti tipici di Trani; zona franca urbana; incentivi per la creazione di nuove imprese mediante l'utilizzo per affidamento degli edifici pubblici inutilizzati; incentivi per nuovi insediamenti produttivi; investimenti da attuare con il piano delle opere pubbliche 2014/2016; riqualificazione dei bacini estrattivi; piano del commercio con particolare attenzione alle attività nel centro storico; sostegno e rilancio dei servizi per il turismo.
Infine, le idee per la valorizzazione del patrimonio culturale e della attività turistica: l'attivazione del museo archeologico presso il Monastero di Colonna; la ridefinizione della darsena e il rilancio della stessa (con una gestione privata, almeno stando ad alcuni indirizzi già intrapresi dalla sua giunta); creazione dei centri polifunzionali per l'accoglienza delle associazioni e dei gruppi giovanili della città; ideazione e realizzazione di attività e servizi culturali fruibili soprattutto dai flussi turistici stranieri.
Proprio dal finanziamento comunitario, senza dimenticare le "moderne tecniche di auto e cofinanziamento (crowdfunding, partenariato pubblico e privato)", Bottaro vorrebbe attingere i fondi necessari a realizzare tutto questo. Con la propria firma, il primo cittadino ha trasformato le promesse elettorali in impegni concreti con i cittadini. Saprà Bottaro tener fede alle proprie promesse? Toccherà a stampa e opinione pubblica vigilare.