"Cantiere Trani", Bottaro: «Il futuro passa dai finanziamenti europei»
Da Nord a Sud, tutti i progetti per trasformare la città
lunedì 23 novembre 2015
8.48
Dal recupero di immobili storici, ad interventi fondamentali in ambito di viabilità, l'amministrazione guidata da Amedeo Bottaro si appresta, nei prossimi mesi, a cambiare, in parte il volto alla città. Percorrendo tutta la città, tanti sono i punti d'intervento. Partendo da Sud. «Per via Pozzopiano - esordisce il sindaco - stiamo dando incarico ad un progettista per portare avanti il superamento del vincolo idro-geologico. All'esito di questo, ci confronteremo con il privato per poter partire con l'allargamento. Stiamo procedendo verso la risoluzione del problema».
Risalendo a Nord, il dibattito sullo stato di molti problemi è molto vivo. Risolta o quasi l'emergenza lavorativa, bisogna tutelare il patrimonio. «Il recupero della struttura dell'Asp Vittorio Emanuele II, presso i Cappuccini, dovrà - prosegue il primo cittadino - necessariamente passare attraverso una linea di finanziamento pubblico. Comune e azienda non hanno la disponibilità economica necessaria a intervenire. Una volta realizzati i lavori, potremo anche affidare la gestione dei servizi alle persone, che è il nuovo impiego che vorremmo dare allo stabile, alla ex-casa di riposo. Ma prima bisognerà ottenere le risorse e questa è la strada che percorreremo».
Il quartiere Stadio attende, invece, notizie sul futuro del rudere dell'asilo in via Di Vittorio. «Per lo stabile dell'asilo - sostiene Bottaro - dobbiamo partire da un presupposto: non è più possibile, a causa delle nuove normative, costruire lì una scuola. C'è un dimensionamento minimo per gli istituti e quell'area non lo raggiunge. Attenderemo, anche in questo caso, un finanziamento, con l'idea di realizzare un contenitore culturale multidisciplinare, che possa essere utilizzato dalle associazioni come struttura polivalente, gestito dalle associazioni stesse o dal comitato di quartiere».
Infine, un impegno anche per il centro storico. «Il fondaco dei Longobardi - ammette - presenta innumerevoli problemi. Dalla tutela e conservazione del passaggio al raggiungimento dell'accordo tra privati, passando per le note difficoltà della Vittorio Emanuele II. Siamo in alto mare al momento, ma avremo tempo - conclude - per lavorarci».
Risalendo a Nord, il dibattito sullo stato di molti problemi è molto vivo. Risolta o quasi l'emergenza lavorativa, bisogna tutelare il patrimonio. «Il recupero della struttura dell'Asp Vittorio Emanuele II, presso i Cappuccini, dovrà - prosegue il primo cittadino - necessariamente passare attraverso una linea di finanziamento pubblico. Comune e azienda non hanno la disponibilità economica necessaria a intervenire. Una volta realizzati i lavori, potremo anche affidare la gestione dei servizi alle persone, che è il nuovo impiego che vorremmo dare allo stabile, alla ex-casa di riposo. Ma prima bisognerà ottenere le risorse e questa è la strada che percorreremo».
Il quartiere Stadio attende, invece, notizie sul futuro del rudere dell'asilo in via Di Vittorio. «Per lo stabile dell'asilo - sostiene Bottaro - dobbiamo partire da un presupposto: non è più possibile, a causa delle nuove normative, costruire lì una scuola. C'è un dimensionamento minimo per gli istituti e quell'area non lo raggiunge. Attenderemo, anche in questo caso, un finanziamento, con l'idea di realizzare un contenitore culturale multidisciplinare, che possa essere utilizzato dalle associazioni come struttura polivalente, gestito dalle associazioni stesse o dal comitato di quartiere».
Infine, un impegno anche per il centro storico. «Il fondaco dei Longobardi - ammette - presenta innumerevoli problemi. Dalla tutela e conservazione del passaggio al raggiungimento dell'accordo tra privati, passando per le note difficoltà della Vittorio Emanuele II. Siamo in alto mare al momento, ma avremo tempo - conclude - per lavorarci».