«Bruciano i rifiuti nella cementeria di Barletta e nessuno dice nulla»

Iniziati i lavori del Consiglio Comunale. La denuncia di Corrado

mercoledì 26 novembre 2008
«Nella cementeria di Barletta bruciano rifiuti e nessuno fa nulla né si lamenta». Nel corso dei preliminari del Consiglio Comunale, il consigliere di Forza Italia, Beppe Corrado, solleva la questione dello smaltimento dei rifiuti. Nel corso del suo intervento in aula, Corrado ha riportato alcune dichiarazioni emerse nel corso di una riunione a cui hanno partecipato i delegati ATO di bacino ed i dirigenti della Regione. Nel corso dell'incontro, i dirigenti della Regione hanno pubblicamente ammesso che la cementeria di Barletta viene utilizzata per bruciare i rifiuti».

Corrado ha poi spiegato la natura del suo intervento: «La Regione dimostra poca coerenza. Da un lato fa le battaglie contro le emissioni nocive dell'Ilva, dall'altro autorizza il conferimento e la bruciatura dei rifiuti in una cementeria. Ci chiediamo per quale motivo il governo regionale abbia bloccato un progetto già in dirittura d'arrivo come il termovalorizzatore di Trani e poi non si faccia scrupoli nel bruciare rifiuti, di non si sa che natura e provenienza, in un impianto industriale, meno sicuro di un termovalorizzatore e non preposto a farlo. Sono scelte che non capiamo e che qualcuno dovrebbe spiegarci, soprattutto gli ambientalisti ed i difensori della salute pubblica».

Michele Di Gregorio, capogruppo dei Verdi, replica: «La maggioranza ha fatto la scoperta dell'acqua calda. Sono anni che noi denunciamo lo stato delle cose. In passato invitammo l'assessore all'ambeinte del Comune di Trani a denunciare la situazione agli uffici competenti. La cementeria di Barletta non è un impianto dedicato alla bruciatura dei rifiuti ma intanto ha la possibilità di farlo sulla scorta di alcune soluzioni che riducono le emissioni di polveri nei limiti previsti per legge. Siamo stati informati di cose che già sapevamo ed è per questo motivo che abbiamo dichiarato la nostra contrarietà alla realizzazione sul territorio anche di un impianto di termovalorizzazione».

Quindi un appello al sindaco Tarantini: «Visto che è presidente dell'ATO lo invitiamo ad indagare sulla tipologia dei rifiuti che vengono conferiti nell'impianto di Barletta, ad appurarne la provenienza e ad informare cittadini e partiti politici».