«Buon Natale da chi crede che, nella povertà, esista una grande dignità»

Il messaggio d’auguri dei responsabili del centro Jobel

venerdì 24 dicembre 2010
«Natale, il giorno della nascita di un bimbo in una mangiatoia, un Dio che sceglie di nascere povero. Ed è proprio sulla povertà che vorremmo concentrare una piccola riflessione mostrando le foto di alcuni pacchi regalo trovati qualche mattina fa all'ingresso dal centro Jobel. Purtroppo l'immagine che alcuni hanno ancora delle persone che vivono situazioni di marginalità sociale è proprio in quella perfetta combinazione di parole e colori: "Roba per i poveri", su uno sfondo nero luccicante.

Nel nostro centro, ma anche nella nostra città, nel mondo intero, vivono persone sicuramente povere economicamente, ma che in tanti modi diversi, quotidianamente, a fatica cercano e si impegnano per reintegrarsi e riacquistare una dignità umana ed un valore sociale riconosciuto che in un solo attimo vengono bruciati e violati da immagini come queste. Persone, i poveri, che agli occhi di alcuni sono degne di poter ricevere come regalo di natale solo bustoni di spazzatura ricolmi di indumenti spazzatura. Non solo il contenuto, ma anche il biglietto di auguri (Roba per poveri) è ancora più triste perché rispecchia l'ignoranza e l'arretratezza culturale in cui ancora versa la nostra città.



Tanto lavoro c'è ancora da fare affinchè si riescano non solo a scalfire le barriere dell'inconsapevolezza ma anche e soprattutto a cambiare il proprio punto di vista e aprirsi ad una conoscenza più realistica del mondo umano ricco di molteplicità e di diversità. E allora buon Natale dai poveri, buon Natale da chi come noi merita spazzatura. Buon Natale da un bambino nato povero, rimasto povero e morto povero perché ricco di divinità, umanità, dignità. Buon Natale da chi senza vergogna continuerà a credere che nella povertà esiste una grandissima dignità. Buon Natale a chi crede che i poveri siano un contenitore per la raccolta differenziata degli indumenti.

Buon Natale a tutti coloro che nella vita vorranno come noi credere che la ricchezza è nel rispetto di ogni differenza. Buon Natale, infine, a tutti coloro che ricorderanno che in questo giorno non si ricorda Babbo Natale ma il mistero di un Dio che diventa uomo in una mangiatoia. Povero».

I responsabili del centro Jobel