Buoni di servizio per asili nido e centri diurni socio-educativi: la Regione approva la totale copertura finanziaria
Marinaro: "Ora però programmazione seria e serrata"
martedì 16 marzo 2021
Con la delibera di Giunta regionale votata questa mattina la Regione Puglia stanzia definitivamente tutte le risorse per coprire le richieste di voucher prenotati dai cittadini pugliesi per l'abbattimento delle tariffe previste per la frequenza dei propri figli negli asili nido e nei centri socio-educativi o ludici inserito nel cd. Catalogo regionale.
Si tratta indubbiamente di un grande risultato della politica, l'assessora Barone si è da subito mostrata attenta e sensibile per la risoluzione del problema coadiuvata anche dalla consigliera Debora Ciliento così come il consigliere comunale di Trani Vito Branà che ha seguito tutto l'iter fino ad arrivare alla lieta notizia che, colta la gravità della situazione (oltre la metà dei buoni di servizio non era stata ammessa al finanziamento) ha subito trovato una concreta soluzione che consente ai genitori e ai gestori dei servizi di tirare un sospiro di sollievo.
La lieta notizia però deve essere solo il primo passo per una programmazione ben più chiara e precisa, che possa aiutare le famiglie ma soprattutto i centri servizi. Infatti è evidente che l'intera procedura ideata dalla Regione appare asincrona rispetto alle esigenze delle famiglie e dei gestori. I bandi e la gestione del Catalogo regionale non consentono di avere certezze relative all'accesso dei servizi (per le famiglie) e alle risorse (per le unità di offerta). A Marzo 2021 tanti genitori che hanno fatto domanda a Settembre 2020 non hanno ricevuto la conferma di accesso al servizio, così come tutti i gestori non hanno ancora firmato i contratti con i Comuni e, di conseguenza, non emesso fattura per Servizi già erogati da Settembre 2020. Un disastro procedurale che denota l'assenza di una attenta pianificazione delle politiche sociali che, sempre di più, devono fare i conti solo con i fondi disponibili.
Urge una rivisitazione della procedura di accesso ai buoni di servizio. Serve una procedura che tenga conto dei limiti della finanza pubblica e dei criteri di accesso all'ormai consolidato, in tutta Italia, sistema dei buoni di servizio. Per non cadere, annualmente, nell'angoscia del disservizio e per poter favorire e garantire la qualità e la pluralità dell'offerta dei servizi e delle strutture per minori presenti su territorio. Sono sicuro che potremo trovare interlocutrici affidabili nell'assessora regionale Barone e nella consigliera regionale Ciliento affinchè questa problematica venga affrontata e programmata da subito.
- Giacomo Marinaro, presidente Consiglio Comunale
Si tratta indubbiamente di un grande risultato della politica, l'assessora Barone si è da subito mostrata attenta e sensibile per la risoluzione del problema coadiuvata anche dalla consigliera Debora Ciliento così come il consigliere comunale di Trani Vito Branà che ha seguito tutto l'iter fino ad arrivare alla lieta notizia che, colta la gravità della situazione (oltre la metà dei buoni di servizio non era stata ammessa al finanziamento) ha subito trovato una concreta soluzione che consente ai genitori e ai gestori dei servizi di tirare un sospiro di sollievo.
La lieta notizia però deve essere solo il primo passo per una programmazione ben più chiara e precisa, che possa aiutare le famiglie ma soprattutto i centri servizi. Infatti è evidente che l'intera procedura ideata dalla Regione appare asincrona rispetto alle esigenze delle famiglie e dei gestori. I bandi e la gestione del Catalogo regionale non consentono di avere certezze relative all'accesso dei servizi (per le famiglie) e alle risorse (per le unità di offerta). A Marzo 2021 tanti genitori che hanno fatto domanda a Settembre 2020 non hanno ricevuto la conferma di accesso al servizio, così come tutti i gestori non hanno ancora firmato i contratti con i Comuni e, di conseguenza, non emesso fattura per Servizi già erogati da Settembre 2020. Un disastro procedurale che denota l'assenza di una attenta pianificazione delle politiche sociali che, sempre di più, devono fare i conti solo con i fondi disponibili.
Urge una rivisitazione della procedura di accesso ai buoni di servizio. Serve una procedura che tenga conto dei limiti della finanza pubblica e dei criteri di accesso all'ormai consolidato, in tutta Italia, sistema dei buoni di servizio. Per non cadere, annualmente, nell'angoscia del disservizio e per poter favorire e garantire la qualità e la pluralità dell'offerta dei servizi e delle strutture per minori presenti su territorio. Sono sicuro che potremo trovare interlocutrici affidabili nell'assessora regionale Barone e nella consigliera regionale Ciliento affinchè questa problematica venga affrontata e programmata da subito.
- Giacomo Marinaro, presidente Consiglio Comunale