C'è una "nuova" cava dei veleni che continua a fumare
A distanza di due anni scoperto un altro sito ricco di rifiuti tombati
mercoledì 18 ottobre 2017
10.55
Ecco un'altra cava dismessa ricca di rifiuti tombati, o se preferite possiamo chiamarla la "nuova" cava dei veleni, per riprendere il nome precedentemente dato a quella scoperta ad inizio giugno del 2015. Ma a prescindere dal nome che si vuole attribuirle, a distanza di due anni torna l'incubo di emissioni nocive nell'aria di Trani, quella che respiriamo quotidianamente e che probabilmente di notte vengono avvertite maggiormente, ma che in pochi, fino ad ora, erano riusciti a spiegare.
Siamo stati sul posto, l'aria nelle immediate vicinanze è irrespirabile e lo diventa sempre di più man mano che ci si avvicina. La sua posizione precisa è difficile da spiegare, è in agro di Trani, zona nord, non molto distante da Santa Geffa, tra strada Vicinale Monachelle e strada Vicinale delle Tufare. Tutto intorno campagna, tanti terreni coltivati ad uva.
Non siamo i primi ad averla scoperta. Si tratta di una cava in funzione fino a non molto tempo fa e lo testimoniano i bancali di chiancarelle che sono ancora lì. Prima di noi ci sono arrivate le forze dell'ordine, i Carabinieri di Trani precisamente, che hanno posto l'intero sito sotto sequestro, impedendo di fatto che si continuasse a lavorare e a sotterrare rifiuti. Non sappiamo precisamente da quanto tempo sia stata sequestrata, ma siamo sicuri che nessuno ha ancora fatto nulla per "metterla in sicurezza", per bonificarla.
Dal terreno, che ha assunto un colore rosso intenso, esce parecchio fumo. Qualcosa brucia nel sottosuolo, non possiamo sapere di cosa si tratti. È necessario intervenire e farlo il prima possibile, esattamente come nel 2015, per evitare di farci continuare a respirare questi gas nocivi che non fanno bene alla nostra salute.
Siamo stati sul posto, l'aria nelle immediate vicinanze è irrespirabile e lo diventa sempre di più man mano che ci si avvicina. La sua posizione precisa è difficile da spiegare, è in agro di Trani, zona nord, non molto distante da Santa Geffa, tra strada Vicinale Monachelle e strada Vicinale delle Tufare. Tutto intorno campagna, tanti terreni coltivati ad uva.
Non siamo i primi ad averla scoperta. Si tratta di una cava in funzione fino a non molto tempo fa e lo testimoniano i bancali di chiancarelle che sono ancora lì. Prima di noi ci sono arrivate le forze dell'ordine, i Carabinieri di Trani precisamente, che hanno posto l'intero sito sotto sequestro, impedendo di fatto che si continuasse a lavorare e a sotterrare rifiuti. Non sappiamo precisamente da quanto tempo sia stata sequestrata, ma siamo sicuri che nessuno ha ancora fatto nulla per "metterla in sicurezza", per bonificarla.
Dal terreno, che ha assunto un colore rosso intenso, esce parecchio fumo. Qualcosa brucia nel sottosuolo, non possiamo sapere di cosa si tratti. È necessario intervenire e farlo il prima possibile, esattamente come nel 2015, per evitare di farci continuare a respirare questi gas nocivi che non fanno bene alla nostra salute.