Cabina a lido Matinelle: le transenne saranno rimosse, ma la concessione è valida
Lo ha riferito l'assessore al Demanio in quarta commissione
mercoledì 20 aprile 2016
12.23
Le transenne cementificate, che delimitano la nota cabina in zona Matinelle, dovranno essere rimosse a spese del concessionario. Inoltre la costruzione in cemento sarà oggetto di "verifica amministrativa ai fini della conseguente rimozione o incameramento successivi alla scadenza". Ma per ora rimane dov'è, dal momento che la relativa concessione demaniale del 2008 è in corso di validità con scadenza 31 dicembre 2016. Lo ha confermato il 18 aprile scorso, durante la seduta della quarta commissione consiliare, l'assessore al Demanio, Raffaella Bologna. Del resto non è molto diverso da quanto dichiarato presuntivamente dal sindaco Amedeo Bottaro in un'altra occasione.
Proprio l'assessore Bologna, nel settembre 2015, aveva compiuto un sopralluogo insieme al movimento Trani#aCapo e il comitato Bene Comune. Il leader di Trani#aCapo, Antonio Procacci, aveva anche denunciato la vicenda in Consiglio comunale quando era ancora consigliere. Successivamente i due movimenti avevano promosso un sopralluogo con l'assessore Bologna. L'assessore visionò e fotografò tutto, confermando la non rispondenza fra quanto scritto nella concessione in questione e lo stato dei luoghi. Per ammissione dell'assessore, la cabina sarebbe dovuta essere realizzata in modo da poter essere smontata, non poteva e non doveva essere realizzata una piattaforma in cemento sugli scogli ed esserci una recinzione e, soprattutto, non poteva e non doveva essere rinnovata una concessione in una zona di fatto inaccessibile alla balneazione, con evidente pericolo di crollo della falesia. Concessione peraltro - secondo quanto emerse durante il sopralluogo - scaduta a fine 2014 e rinnovata ad aprile 2015, senza una richiesta in tal senso e, quindi, d'ufficio da parte del Comune.
Contro l'esistenza della cabina, negli anni scorsi, si erano battuti sia Legambiente che Verdi, con l'attuale assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio.
Proprio l'assessore Bologna, nel settembre 2015, aveva compiuto un sopralluogo insieme al movimento Trani#aCapo e il comitato Bene Comune. Il leader di Trani#aCapo, Antonio Procacci, aveva anche denunciato la vicenda in Consiglio comunale quando era ancora consigliere. Successivamente i due movimenti avevano promosso un sopralluogo con l'assessore Bologna. L'assessore visionò e fotografò tutto, confermando la non rispondenza fra quanto scritto nella concessione in questione e lo stato dei luoghi. Per ammissione dell'assessore, la cabina sarebbe dovuta essere realizzata in modo da poter essere smontata, non poteva e non doveva essere realizzata una piattaforma in cemento sugli scogli ed esserci una recinzione e, soprattutto, non poteva e non doveva essere rinnovata una concessione in una zona di fatto inaccessibile alla balneazione, con evidente pericolo di crollo della falesia. Concessione peraltro - secondo quanto emerse durante il sopralluogo - scaduta a fine 2014 e rinnovata ad aprile 2015, senza una richiesta in tal senso e, quindi, d'ufficio da parte del Comune.
Contro l'esistenza della cabina, negli anni scorsi, si erano battuti sia Legambiente che Verdi, con l'attuale assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio.