Cani e gatti avvelenati: sgomento e rabbia tra i residenti di Corso Alcide De Gasperi
L'ultimo caso si è registrato ieri sera.
giovedì 8 maggio 2008
Una lunga scia di sangue sta tenendo in apprensione i proprietari di cani e gatti nelle vicinanze di Corso Alcide De Gasperi, in particolare nei pressi dell'istituto religioso alle spalle dell'ospedale S. Nicola Pellegrino e nella zona di piazza Dante. Sono ormai una decina nell'ultimo mese i casi di avvelenamento di animali domestici e di quartiere nei giardini delle case e per strada.
L'ultimo caso si è registrato ieri sera appunto vicino all' istituto religioso nei pressi dell'ospedale: due gatti ed un cane sono stati trovati morti per avvelenamento. Una delle due gatte aveva da poco avuto quattro cuccioli, un altro cane, agonizzante, è stato salvato in extremis da un veterinario della zona. Anche in un cortile vicino si sono verificati gli stessi episodi di avvelenamento.
«Avevo notato che il mio cane stava male - spiega la signora Daniela - è un meticcio di tre anni. L'ho portato dal veterinario e gli ha praticato subito una iniezione di anticoagulante. Siamo molto preoccupati: il giardino in cui sono stati trovati i cani morti è frequentato da molti bambini. Cosa sarebbe successo se qualche bambino fosse stato attratto da quelle barrette verdi dal gusto di caramella? Non voglio pensare che ci sia in giro una persona che si diverte ad uccidere cani e gatti, rischiando di innescare una tragedia»
Ad un altro meticcio di sette anni dei vicini di casa della signora invece non è andata bene: il cane è stato trovato morto in giardino con la bava alla bocca. Si sta tentando di capire se l'episodio verificatosi dietro l'ospedale sia da mettere in relazione alla ventina di morti sospette di animali che hanno coinvolto, a macchia di leopardo, piazza Dante, via Malcangi, via barletta e altri quartiere di Trani.
In tutti i casi, dall'inizio dell'anno, è stato usato del topicida di tipo piuttosto comune. Si tratta di un preparato acquistabile normalmente in ferramenta e al supermercato, circostanza che rende particolarmente difficile stringere il cerchio attorno all'insensato serial killer di animali domestici e di quartiere. Proprio nell'arco degli ultimi due mesi, i volontari hanno trovato giorno dopo giorno, ben dieci felini morti, a dicembre erano venticinque, ora sono quindici. Nei paesi civili il problema del randagismo si risolve sterilizzando non uccidendo.
L'ultimo caso si è registrato ieri sera appunto vicino all' istituto religioso nei pressi dell'ospedale: due gatti ed un cane sono stati trovati morti per avvelenamento. Una delle due gatte aveva da poco avuto quattro cuccioli, un altro cane, agonizzante, è stato salvato in extremis da un veterinario della zona. Anche in un cortile vicino si sono verificati gli stessi episodi di avvelenamento.
«Avevo notato che il mio cane stava male - spiega la signora Daniela - è un meticcio di tre anni. L'ho portato dal veterinario e gli ha praticato subito una iniezione di anticoagulante. Siamo molto preoccupati: il giardino in cui sono stati trovati i cani morti è frequentato da molti bambini. Cosa sarebbe successo se qualche bambino fosse stato attratto da quelle barrette verdi dal gusto di caramella? Non voglio pensare che ci sia in giro una persona che si diverte ad uccidere cani e gatti, rischiando di innescare una tragedia»
Ad un altro meticcio di sette anni dei vicini di casa della signora invece non è andata bene: il cane è stato trovato morto in giardino con la bava alla bocca. Si sta tentando di capire se l'episodio verificatosi dietro l'ospedale sia da mettere in relazione alla ventina di morti sospette di animali che hanno coinvolto, a macchia di leopardo, piazza Dante, via Malcangi, via barletta e altri quartiere di Trani.
In tutti i casi, dall'inizio dell'anno, è stato usato del topicida di tipo piuttosto comune. Si tratta di un preparato acquistabile normalmente in ferramenta e al supermercato, circostanza che rende particolarmente difficile stringere il cerchio attorno all'insensato serial killer di animali domestici e di quartiere. Proprio nell'arco degli ultimi due mesi, i volontari hanno trovato giorno dopo giorno, ben dieci felini morti, a dicembre erano venticinque, ora sono quindici. Nei paesi civili il problema del randagismo si risolve sterilizzando non uccidendo.