Cani e gatti maltrattati, ci risiamo

Segnalati altri casi a Trani. Nuova ondata di protesta

martedì 10 novembre 2009
Si riapre a Trani la questione animalista. Le associazioni sono di nuovo in fermento: in città si sono registrati nuovi casi di maltrattamenti ai danni di animali. La protesta anche questa volta corre sulla rete.

La redazione di Traniweb è stata inondata da mail di protesta: si chiede all'amministrazione la cessazione dello sterminio dei randagi e l'introduzione di sanzioni verso chiunque commetta abusi nei confronti degli animali. Molti cittadini hanno presentato denunce ed esposti per casi di maltrattamento e di avvelenamento. A loro si aggiunge la voce di animalisti degli tutta Italia che hanno utilizzato il nostro portale per porre l'accento su questo problema. Ecco di seguito alcune lettere pervenute:

«Gent.mo sig. sindaco, vivo a Ferentino in provincia di Frosinone e sono venuta a conoscenza, tramite miei amici dell'associazione Laika di Trani, della tragica situazione in cui versano cani e gatti randagi della città, oggetto di ogni tipo di sevizie da parte di ignoti malfattori. Le chiedo di intervenire per tutelare queste creature indifese attuando quanto la vigente normativa richiede. Non si tratta di dimenticare gli uomini, ma di agire per difendere i diritti della natura e rendere più umano il consorzio civile.Grazie per quanto saprà fare».
Biancamaria Valeri

«Egregio Sindaco, la prego di prestare la sua attenzione alla tragica situazione in cui versano i tanti cani e gatti abbandonati e maltrattati, spesso anzi barbaramente uccisi nella sua città. Sono certa di un suo umano interessamento. Cordiali saluti».
Lettera firmata

«Carissimo sindaco di Trani, sono una semplice ragazza di Gravina a cui è stato chiesto di mandarvi una mail per aprirvi gli occhi sul fenomeno del randagismo, diventato ormai insostenibile soprattutto nel sud Italia. Tutto questo perchè la maggior parte dei Comuni non si fa carico di questo evidentissimo problema. Lei lo sa che ogni animale trovato è di appartenenza, di tutela e di competenza del Comune dove lo si ritrova? I Comuni devono farsene carico! Naturalmente nessun Comune è in grado di assorbire tutti gli animali che annualmente vengono abbandonati. Allora, specie se si tratta di cuccioli, è bene attivarsi per trovar loro una famiglia, magari con l'aiuto di un'associazione animalista. Se si tratta di un cane adulto, occorre vedere se ha il microchip e risalire cosi all'eventuale proprietario. In tutti i casi è il Comune che deve attivarsi tramite la Asl veterinaria. Di norma, sono le polizie municipali ad incaricarsi di questo servizio. Se il Comune se ne frega, allora si può denunciare il suo rappresentante per omissione d'intervento, maltrattamento ed abbandono di animale d'affezione! E' ora che i sindaci comincino a farsi carico del problema del benessere degli animali e degli uomini. Chi ritrova un cane o un gatto e vuole salvarlo dalla strada, deve avvertire immediatamente la polizia municipale. I cani dai due mesi in poi, andrebbero microchippati a nome del Comune. Se l'animale è di sesso femminile bisogna provvedere alla sterilizzazione, il primo vero intervento che porta alla diminuzione del randagismo. Certa di essere stata abbastanza esauriente, e con la speranza che faccia qualcosa nel suo Paese sia per il benessere degli animali e sia per quello dei cittadini, le porgo i miei più cordiali saluti».
Nicoletta Meliddo

«Caro sindaco, le invio questa mail con la speranza di essere ascoltata e soprattutto capita. So che Le arriveranno altre lettere come questa e spero che siano tante. Non sono una cittadina del suo Comune, ma sono una cittadina italiana e Le chiedo di dialogare e venire incontro a quelle che sono le esigenze delle volontarire animaliste del suo Comune che chiedono solamente che i loro diritti e quelli degli indifesi di cui si fanno portavoce vengano rispettati. Fiduciosa del suo buon cuore, colgo l'occasione per porgerLe i miei più distinti saluti».
Susanna Bianchini