Caos caldaie, intervengono i Verdi di Trani
«Il contratto Asax scaduto il 30 giugno?». Laurora e Di Gregorio chiedono atti concreti a Comune e Provincia
mercoledì 19 dicembre 2012
10.45
I Verdi di Trani tornano a parlare di ispezioni agli impianti termici chiedendo chiarezza sulla vicenda, con atti concreti della Provincia e del Comune di Trani.
«Chiediamo di sapere - scrivono Laurora e Di Gregorio - se il contratto con la società Asax è tuttora in essere e con quale atto amministrativo considerato che con la determina numero 239 del 27 settembre 2012 si era già provveduto alla sua proroga di 180 giorni dal 31 dicembre 2011 Quindi il contratto "dovrebbe essere scaduto" fin dal 30 giugno. Appare opportuno che si chiarisca a quale titolo la società ha operato da tale data sino ad oggi. Si chiarisca altresì perché non si è provveduto a rivedere i contenuti del contratto in relazione ai costi che gli utenti continuano a sopportare o devono ancora sopportare non solo per le sanzioni ma soprattutto per le Ispezioni stesse. E soprattutto si comunichi ai cittadini quanti soldi la Provincia ha pagato per questo servizio».
L'invito rivolto al Comune, per i prossimi anni, è quello di prevedere la realizzazione di una campagna informativa preventiva per gli utenti e l'istituzione gratuita della "consulta per gli impianti termici". «Nel caso in cui il Comune intendesse delegare ancora una volta ancora la Provincia per le ispezioni, chiediamo che si provveda sin da subito a modificare con relativo emendamento il regolamento approvato dalla Provincia Bat il 30 dicembre 2009 prevedendo nello stesso la costituzione di una banca dati degli impianti nonché la riduzione delle somme a carico degli utenti».
«Chiediamo di sapere - scrivono Laurora e Di Gregorio - se il contratto con la società Asax è tuttora in essere e con quale atto amministrativo considerato che con la determina numero 239 del 27 settembre 2012 si era già provveduto alla sua proroga di 180 giorni dal 31 dicembre 2011 Quindi il contratto "dovrebbe essere scaduto" fin dal 30 giugno. Appare opportuno che si chiarisca a quale titolo la società ha operato da tale data sino ad oggi. Si chiarisca altresì perché non si è provveduto a rivedere i contenuti del contratto in relazione ai costi che gli utenti continuano a sopportare o devono ancora sopportare non solo per le sanzioni ma soprattutto per le Ispezioni stesse. E soprattutto si comunichi ai cittadini quanti soldi la Provincia ha pagato per questo servizio».
L'invito rivolto al Comune, per i prossimi anni, è quello di prevedere la realizzazione di una campagna informativa preventiva per gli utenti e l'istituzione gratuita della "consulta per gli impianti termici". «Nel caso in cui il Comune intendesse delegare ancora una volta ancora la Provincia per le ispezioni, chiediamo che si provveda sin da subito a modificare con relativo emendamento il regolamento approvato dalla Provincia Bat il 30 dicembre 2009 prevedendo nello stesso la costituzione di una banca dati degli impianti nonché la riduzione delle somme a carico degli utenti».