"Cara amica ti scrivo", l'associazione Pertini scrive alla Iaculli
Protagonisti della lettera i lavori del campetto in via Falcone
venerdì 13 marzo 2015
10.09
Cara Iaculli ti scrivo. Nicola Cuccovillo, presidente dell'associazione socio-culturale "Il Presidente Sandro Pertini" si è rivolto al commissario straordinario per chiarire alcune perplessità. Il tema della lettera? I lavori del campetto di calcio in via Falcone, nelle vicinanze del Palazzetto dello Sport, che stanno per essere avviati da parte delle società di telefonia. Innanzitutto, Cuccovillo e i rappresentanti dell'associazione chiedono se l'antenna della telefonia mobile, attualmente presente sul posto, resti installata oppure venga trasferita altrove. In questo caso, lo spostamento, come scrivono, dovrebbe avvenire solo dopo un doveroso inserimento in un nuovo sito nel Piano Comunale per la localizzazione delle antenne di telefonia mobile, in modo che venga compiuto uno studio preliminare sull'impatto che le antenne, in rete fra loro, determinano sulla collettività.
«Ci permettiamo rammentare che sono passati già ben 10 anni da quando il Comune di Trani si dotò di un Piano delle Antenne e sarebbe ora, in ogni caso, di verificare se siano mutate le condizioni che ne determinarono la validità, se vi siano nuove richieste, se vi sia necessità o opportunità di spostamenti, nonché verificare se vi siano state installazioni di antenne non autorizzate oppure dotate di procedure amministrative poco chiare. In sostanza se l'antenna di telefonia mobile posta su via Falcone deve spostarsi, si colga finalmente l'occasione per aggiornare il piano comunale delle antenne ma, considerato che l'amministrazione Riserbato non ha mai programmato l'aggiornamento del piano, pragmaticamente possiamo asserire che l'antenna non si sposterà».
A questo punto, tuttavia, ci si chiede come sia possibile realizzare un campetto per bambini proprio al di sotto di un'antenna di telefonia mobile. Ecco, dunque, la seconda perplessità. «È pur vero - scrivono Cuccovillo e i rappresentanti dell'assoziazione - che potrebbero essere frequentemente effettuati controlli per verificare l'inquinamento elettromagnetico, ma è anche vero che per il principio di precauzione non appare opportuna la scelta, specie tenendo conto che tutte le cinque società telefoniche avrebbero lo scorso mese aumentato la potenza dei ripetitori per adeguarli alla così detta quarta generazione che tanti problemi sta procurando alle famiglie, come è successo in viale Europa».
Il terzo dubbio che emerge dalla lettera riguarda la localizzazione del campetto. «Via Falcone è una strada di grande importanza, attraversata da notevoli ed intensi flussi veicolari con un intenso traffico. Questo determina il notevole rilascio dei gas di scarico di una più che considerevole quantità di mezzi, anche pesanti. Non ci pare che sia salutare far fare sport a dei bambini in un'area così sottoposta ad inquinamento veicolare». Da questa serie di considerazioni e perplessità nasce una proposta da parte dell'associazione. «Ben venga la realizzazione di un campetto da parte dei gestori delle antenne di telefonia mobile, ma che venga realizzato in un'area più consona ed adeguata. Quest'area esiste ed è ubicata alle spalle del Palazzetto dello Sport».
Si tratterebbe, dunque, di un suolo di proprietà comunale, di dimensioni anche più adeguate per realizzare una vera area attrezzata per lo sport e si distanzia da via Falcone e dal correlato inquinamento. «Attrezzare quest'area, che oggi versa in stato di abbandono per essere venduta al miglior offerente (si tratta di un'area edificabile) costituirebbe anche dotare l'intero quartiere di una urbanizzazione secondaria di cui, ovviamente, è carente».
«Siamo certi - concludono così la lettera - che Lei valuterà con attenzione questa nostra missiva che tende innanzitutto a non aumentare ancor più i danni alla salute dei cittadini tranesi ed in particolar modo quello dei giovanissimi».
«Ci permettiamo rammentare che sono passati già ben 10 anni da quando il Comune di Trani si dotò di un Piano delle Antenne e sarebbe ora, in ogni caso, di verificare se siano mutate le condizioni che ne determinarono la validità, se vi siano nuove richieste, se vi sia necessità o opportunità di spostamenti, nonché verificare se vi siano state installazioni di antenne non autorizzate oppure dotate di procedure amministrative poco chiare. In sostanza se l'antenna di telefonia mobile posta su via Falcone deve spostarsi, si colga finalmente l'occasione per aggiornare il piano comunale delle antenne ma, considerato che l'amministrazione Riserbato non ha mai programmato l'aggiornamento del piano, pragmaticamente possiamo asserire che l'antenna non si sposterà».
A questo punto, tuttavia, ci si chiede come sia possibile realizzare un campetto per bambini proprio al di sotto di un'antenna di telefonia mobile. Ecco, dunque, la seconda perplessità. «È pur vero - scrivono Cuccovillo e i rappresentanti dell'assoziazione - che potrebbero essere frequentemente effettuati controlli per verificare l'inquinamento elettromagnetico, ma è anche vero che per il principio di precauzione non appare opportuna la scelta, specie tenendo conto che tutte le cinque società telefoniche avrebbero lo scorso mese aumentato la potenza dei ripetitori per adeguarli alla così detta quarta generazione che tanti problemi sta procurando alle famiglie, come è successo in viale Europa».
Il terzo dubbio che emerge dalla lettera riguarda la localizzazione del campetto. «Via Falcone è una strada di grande importanza, attraversata da notevoli ed intensi flussi veicolari con un intenso traffico. Questo determina il notevole rilascio dei gas di scarico di una più che considerevole quantità di mezzi, anche pesanti. Non ci pare che sia salutare far fare sport a dei bambini in un'area così sottoposta ad inquinamento veicolare». Da questa serie di considerazioni e perplessità nasce una proposta da parte dell'associazione. «Ben venga la realizzazione di un campetto da parte dei gestori delle antenne di telefonia mobile, ma che venga realizzato in un'area più consona ed adeguata. Quest'area esiste ed è ubicata alle spalle del Palazzetto dello Sport».
Si tratterebbe, dunque, di un suolo di proprietà comunale, di dimensioni anche più adeguate per realizzare una vera area attrezzata per lo sport e si distanzia da via Falcone e dal correlato inquinamento. «Attrezzare quest'area, che oggi versa in stato di abbandono per essere venduta al miglior offerente (si tratta di un'area edificabile) costituirebbe anche dotare l'intero quartiere di una urbanizzazione secondaria di cui, ovviamente, è carente».
«Siamo certi - concludono così la lettera - che Lei valuterà con attenzione questa nostra missiva che tende innanzitutto a non aumentare ancor più i danni alla salute dei cittadini tranesi ed in particolar modo quello dei giovanissimi».