Carcano bis: «Pronto a ricandidarmi a sindaco di Trani»

Risposta a Tarantini: «L’umiltà è una dote che non le riconosco»

venerdì 30 ottobre 2009
«Caro Sindaco, il rispetto che ho sempre serbato nei confronti delle Istituzioni e, pertanto, di quella che oggi Lei rappresenta mi porta a commentare la Sua risposta non entrando nel merito di fatti che non attengono la politica e l'azione di Governo. Penso che Lei, come nessun altro, è stato da sempre "un vociante della politica" e tale dote, riconosciuta da molti, Le ha consentito di governare questa città.

Per quanto attiene la Sua carta costituente dello sviluppo della città che intende lasciare ai nostri nipoti, Le ricordo che la Regione, nel primo e fondamentale esame, la ha ritenuta non conforme ai vincoli ambientali paesaggistici e peraltro con un dimensionamento (in termini di volumi) ridondante rispetto agli effettivi bisogni. La Sua amministrazione, fortunatamente con il controllo della Regione, ha apportato le modifiche necessarie affinché il Pug consentisse il rispetto del paesaggio ed uno sviluppo della città commisurato alle effettive esigenze della città e dei cittadini.

Per questo motivo molti cittadini, visto il completo stravolgimento del Pug adottato, hanno presentato ricorso all'autorità giudiziaria competente e la Sua Amministrazione comunale dovrà difendersi, a causa degli errori commessi, con un notevole evidente esborso di denaro a carico delle casse comunali.

Sono veramente lusingato, che tra i tanti impegni e problemi che Lei ha, si sia ricordato della mia osservazione alla destinazione agricola del mio terreno che non serbavo alcun dubbio dovesse essere respinta. Purtroppo le Sue ipotesi sulla mia candidatura alle prossime elezioni regionali sono assolutamente infondate, mentre con sincerità devo dirLe che sono fortemente motivato, se miei amici e compagni del centrosinistra lo vorranno, (alla fine del Suo mandato) a ricandidarmi, anche se trombato la prima volta, a Sindaco della città di Trani.

Peraltro uno dei motivi per i quali ho deciso di lasciare il Consiglio comunale è stato proprio quello di dimostrare che il mio unico interesse era diventare Sindaco di questa città e la mia candidatura non era strumentale a riservarmi il posto in Consiglio comunale.

Caro Sindaco Le rinnovo gli auguri che all'indomani della Sua vittoria e della mia sconfitta, le ho esternato sinceramente e pubblicamente, penso proprio che questa volta ne abbia proprio bisogno e prenda con umiltà, dote che non Le riconosco, questo mio intervento come uno sprone, da parte di un candidato Sindaco Trombato, ad occuparsi di questa città. Non me ne abbia».

Ruggero Carcano
Candidato Sindaco Trombato