«Carcano non doveva accettare la consulenza»
Sottovia Pozzopiano, Tarantini attacca l'ex avversario. Per il sindaco il professionista sarebbe incompatibile
venerdì 3 febbraio 2012
17.01
Dopo l’apposizione dei sigilli alla vecchia fabbrica nei pressi della strettoia di Pozzopiano, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, contesta la nomina, per fini di indagine, di Ruggiero Carcano, scelto come perito dal giudice che si occupa del caso per il quale quattro persone sono state destinatarie di un’informazione di garanzia (fra cui il dirigente capo dell’ufficio tecnico comunale).
Tarantini attacca il suo avversario alle amministrative del 2007: «Mi rifiuto di credere che un simile conflitto d’interessi e una simile mancanza d’imparzialità siano stati sottaciuti al giudice che ha conferito l’incarico tecnico. Mi rifiuto di credere che il professionista non abbia sentito il dovere di non accettare l’incarico di consulenza. Mi rifiuto di credere che su un atto così eminentemente politico e programmatico ci possa essere una tale commistione fra aspetti politici, tecnici e personali in capo, appunto, alla stessa persona. Mi auguro davvero che non si tratti dello stesso ingegner Ruggero Carcano perché mi piace continuare a credere che per contrasto al tarantinismo non vi sia piuttosto un’alternativa al tarantinismo fatta di giocatori che diventano arbitri e politici non professionisti che della propria professione fanno un uso politico. Mi piace pensare che non solo i cittadini ma anche le parti politiche siano uguali davanti alla legge e mi piacerebbe, quale cittadino e iscritto al Pdl, continuare a sentirmi a casa mia in Italia, in Puglia, a Trani».
Oltre al duplice ruolo tutt’ora ricoperto di professionista e di esponente politico (in Sinistra e Libertà, partito al fianco di Operamolla), il sindaco sottolinea un altro motivo di perplessità legato alla designazione di Carcano come consulente della procura di Trani: un’osservazione al pug (non accolta) e presentata da Carcano, in qualità di proprietario di un terreno in contrada San Liuzzi per il quale aveva chiesto la ritipizzazione del suolo in agricolo speciale.
Tarantini attacca il suo avversario alle amministrative del 2007: «Mi rifiuto di credere che un simile conflitto d’interessi e una simile mancanza d’imparzialità siano stati sottaciuti al giudice che ha conferito l’incarico tecnico. Mi rifiuto di credere che il professionista non abbia sentito il dovere di non accettare l’incarico di consulenza. Mi rifiuto di credere che su un atto così eminentemente politico e programmatico ci possa essere una tale commistione fra aspetti politici, tecnici e personali in capo, appunto, alla stessa persona. Mi auguro davvero che non si tratti dello stesso ingegner Ruggero Carcano perché mi piace continuare a credere che per contrasto al tarantinismo non vi sia piuttosto un’alternativa al tarantinismo fatta di giocatori che diventano arbitri e politici non professionisti che della propria professione fanno un uso politico. Mi piace pensare che non solo i cittadini ma anche le parti politiche siano uguali davanti alla legge e mi piacerebbe, quale cittadino e iscritto al Pdl, continuare a sentirmi a casa mia in Italia, in Puglia, a Trani».
Oltre al duplice ruolo tutt’ora ricoperto di professionista e di esponente politico (in Sinistra e Libertà, partito al fianco di Operamolla), il sindaco sottolinea un altro motivo di perplessità legato alla designazione di Carcano come consulente della procura di Trani: un’osservazione al pug (non accolta) e presentata da Carcano, in qualità di proprietario di un terreno in contrada San Liuzzi per il quale aveva chiesto la ritipizzazione del suolo in agricolo speciale.