Carceri di Trani, il Cosp denuncia violenze e disagio per gli agenti

Nella sede femminile organico ridotto all'osso, a volte anche solo una unità

giovedì 25 settembre 2014 8.10
A cura di Luigi Lupo
Non si placano gli episodi di violenza o disagio per i lavoratori all'interno delle carceri pugliesi. E il sindacato degli agenti Cosp continua a darne notizia polemicamente. Dopo il caso di Trani, anche nell'istituto di Taranto un detenuto, di cittadinanza straniera, ha inveito contro un agente penitenziario provocandogli cinque giorni di prognosi. Ma anche nei complessi tranesi quelli appena trascorsi non sono stati giorni tranquilli.

Nella sede maschile, lo scorso 22 settembre - come riferisce nella nota il segretario generale, Mimmo Mastrulli - un altro detenuto ha cominciato a compiere un atto inspiegabile: dopo aver battuto ripetutamente la testa contro il muro, apparentemente senza alcuna ragione, è stato poi trasportato in ospedale. Ha riportato una prognosi di sette giorni dopo i quali potrà tornare in cella.

Nella sede femminile, invece, i problemi maggiori riguardano la carenza di personale. Situazione che ormai è una costante dal mese di giugno. «La Polizia Penitenziaria femminile - spiega Mastrulli - è costretta a mantenere l'ordine, la sicurezza a volte anche da sole (un solo agente per tutti i reparti detentivi e per tutte le ristrette) specialmente nelle ore pomeridiane e serali e notturni,i giorni di festivi ancora peggio».