Carceri di Trani, Mastrulli lancia un nuovo allarme

Per la cinta muraria del maschile e per i parcheggi in piazza Plebiscito

martedì 10 novembre 2009
Domenico Mastrulli, segretario generale nazionale aggiunto del sindacato di polizia penitenziaria, torna a far sentire la propria voce. Mastrulli punta l'indice sul perimetro di cinta muraria del penitenziario maschile, denunciando il rischio di incolumità per gli agenti.

I lavori, terminati a maggio del 2009 e costati oltre 1 milione di euro, non garantirebbero, secondo Mastrulli, la sicurezza degli agenti. Mastrulli ha denunciato problemi di impermeabilità della struttura realizzata e di recente collaudata ed inaugurata, con il pericolo delle infiltrazioni d'acqua nella cabina elettrica in caso di pioggia. Mastrulli ha anche denunciato la scarsa protezione che il muro offre alle guardie.



«La questione sicurezza del carcere di Trani – ha detto il segretario nazionale dell'Osapp – sarà portata all'attenzione del Parlamento. Il nostro obiettivo è di verificare se i lavori siano stati effettuati nel rispetto delle norme di sicurezza. Per questo motivo abbiamo chiesto un sopralluogo ai tecnici del servizio di vigilanza sull'igiene e la sicurezza dell'amministrazione della giustizia di Roma».

Da un carcere all'altro. Da quello maschile a quello femminile, dove il problema si chiama parcheggio. Mastrulli si è fatto portavoce delle istanze della polizia femminile (circa 40 unità) di servizio presso la struttura penitenziaria di piazza Plebiscito. «Chiediamo al Comune – dice Mastrulli – di riconoscere, al pari di quanto avviene per le altre Forze dell'Ordine cittadine, un delimitato spazio esterno per la sosta dei mezzi di servizio e dei mezzi personali degli agenti, così da consentir loro l'espletamento dell'attività ordinaria di servizio senza incorrere in violazioni al codice della strada o al pagamento di ticket per tutta la durata del servizio giornaliero».