«Caro sindaco ti scrivo», il comitato di Pozzopiano prepara il primo cittadino
Le periferie sono parte della città e il quartiere «richiede riscatto»
martedì 16 giugno 2015
7.01
«Abbiamo il sindaco, è Amedeo Bottaro. Le rivolgiamo innanzitutto i migliori auguri di buon lavoro, soprattutto proficuo. Per questo le scriviamo subito, per accorciare i tempi». Enzo Scaringi e Rosanna Nenna, a nome di tutto il comitato di quartiere Pozzopiano, si rivolgono al nuovo primo cittadino per risolvere al più presto tutti i problemi della zona, in primis la questione della strettoia, «quei pochi metri che da decenni sottolineano una vergogna costante».
«Le chiediamo di procedere all'allargamento per pubblica utilità con relativo esproprio, con determinazione e coraggio. Ci aspettiamo un provvedimento in tal senso entro i primi cento giorni dalla formazione della giunta. Quel muro ha tenuto sotto scacco un intero quartiere per troppo tempo, superando gli anni del muro di Berlino, quindi si ha bisogno di accelerare. Chissà se questa volta riusciremo a sapere, con relativa documentazione, cosa mai sarà quel rudere fatiscente posto dietro la scuola Fabiano che non ha mai visto interventi di bonifica. Non sappiamo neanche quante città in Italia possano presentare l'indecorosa offerta di avere un corso lungo, corso don Luigi Sturzo, interrotto da una lamiera, quasi a lanciare il messaggio della fine della città. Probabilmente questo primato è di Trani».
«I servizi, nel migliore dei casi - proseguono Scaringi e Nenna - sono insoddisfacenti e le assenze sono eccellenti. Dagli spazi di aggregazione, al verde, alla costa, alla manutenzione delle strade, alla mancanza di scivoli per diversamente abili, al trasporto pubblico carente e, per concludere, manca anche la scuola media e un ufficio di polizia municipale. Il nostro programma, depositato, prevede diversi interventi per riqualificare il quartiere e rispondere alle esigenze dei cittadini. Sarà lei, signor sindaco, il nostro riferimento. Perché lei sarà responsabile dell'operato della giunta che andrà a formare. Il quartiere richiede riscatto; la politica è stata paradossalmente assente nella nostra zona. Noi le chiediamo risposte che corrispondano ad azioni e non ci accontenteremo delle briciole. Le chiediamo di essere il sindaco di tutti e dalle azioni rapide, cercando di costruire e recuperare l'identità persa della nostra Città e far ritornare il paese "bello" da vivere con determinazione, più umiltà e più partecipazione di tutti perché di tempo ne è stato già perso troppo».
«Il concetto del centro geometrico della città non è al passo con i tempi; le periferie sono parte integrante, tanto che anche loro versano tributi nelle casse comunali e quindi si ha pieno titolo a richiedere la giusta attenzione. Anche il senatore Renzo Piano, architetto, ribadisce il concetto della riqualificazione delle periferie con il suo progetto sociale "Rammendare le periferie" per il quale il governo ha annunciato uno stanziamento di 200 milioni di euro. Sarà sua cura quindi effettuare le opportune verifiche e intercettare i finanziamenti con relativi progetti. Da parte del nostro comitato - concludono - ci sarà la piena disponibilità e collaborazione per tutte quelle iniziative rivolte alla comunità, così come siamo pronti a perseguire con forza gli obiettivi di una qualità di vita migliore nel quartiere. Buon lavoro signor sindaco».
«Le chiediamo di procedere all'allargamento per pubblica utilità con relativo esproprio, con determinazione e coraggio. Ci aspettiamo un provvedimento in tal senso entro i primi cento giorni dalla formazione della giunta. Quel muro ha tenuto sotto scacco un intero quartiere per troppo tempo, superando gli anni del muro di Berlino, quindi si ha bisogno di accelerare. Chissà se questa volta riusciremo a sapere, con relativa documentazione, cosa mai sarà quel rudere fatiscente posto dietro la scuola Fabiano che non ha mai visto interventi di bonifica. Non sappiamo neanche quante città in Italia possano presentare l'indecorosa offerta di avere un corso lungo, corso don Luigi Sturzo, interrotto da una lamiera, quasi a lanciare il messaggio della fine della città. Probabilmente questo primato è di Trani».
«I servizi, nel migliore dei casi - proseguono Scaringi e Nenna - sono insoddisfacenti e le assenze sono eccellenti. Dagli spazi di aggregazione, al verde, alla costa, alla manutenzione delle strade, alla mancanza di scivoli per diversamente abili, al trasporto pubblico carente e, per concludere, manca anche la scuola media e un ufficio di polizia municipale. Il nostro programma, depositato, prevede diversi interventi per riqualificare il quartiere e rispondere alle esigenze dei cittadini. Sarà lei, signor sindaco, il nostro riferimento. Perché lei sarà responsabile dell'operato della giunta che andrà a formare. Il quartiere richiede riscatto; la politica è stata paradossalmente assente nella nostra zona. Noi le chiediamo risposte che corrispondano ad azioni e non ci accontenteremo delle briciole. Le chiediamo di essere il sindaco di tutti e dalle azioni rapide, cercando di costruire e recuperare l'identità persa della nostra Città e far ritornare il paese "bello" da vivere con determinazione, più umiltà e più partecipazione di tutti perché di tempo ne è stato già perso troppo».
«Il concetto del centro geometrico della città non è al passo con i tempi; le periferie sono parte integrante, tanto che anche loro versano tributi nelle casse comunali e quindi si ha pieno titolo a richiedere la giusta attenzione. Anche il senatore Renzo Piano, architetto, ribadisce il concetto della riqualificazione delle periferie con il suo progetto sociale "Rammendare le periferie" per il quale il governo ha annunciato uno stanziamento di 200 milioni di euro. Sarà sua cura quindi effettuare le opportune verifiche e intercettare i finanziamenti con relativi progetti. Da parte del nostro comitato - concludono - ci sarà la piena disponibilità e collaborazione per tutte quelle iniziative rivolte alla comunità, così come siamo pronti a perseguire con forza gli obiettivi di una qualità di vita migliore nel quartiere. Buon lavoro signor sindaco».