Carovana del Mutualismo, il punto sulla Piattaforma “Solidarity Coin”
Vincenzo Di Cugno: “Vogliamo superare l’assistenzialismo”
sabato 31 agosto 2024
6.30
Ieri mattina, 30 agosto, presso l'HUB Portanova di Via Nigrò, nell'ambito delle iniziative promosse dalla Carovana del Mutualismo, è stato fatto un primo bilancio sul progetto sperimentale della Piattaforma "Solidarity Coin" del Comune di Trani.
«HUB Portanova – ha spiegato Vincenzo Di Cugno, Presidente della Cooperativa Portanova - rientra nel movimento nazionale mutualista. Il progetto "Solidarity Coin" vuole dar vita ad una moneta parallela, con la funzione di attivare socialmente i soggetti economicamente più fragili. La moneta di solidarietà altro non è che una moneta nata con lo scopo di valorizzare il tempo dedicato al prossimo. Un sistema che va a valorizzare le ore di tempo dedicate all'attività di volontariato, superando così la logica assistenzialista e caritatevole nei confronti degli umili che rischiano di rimanere emarginati e di subire una colpevolizzazione del proprio stato di povertà».
«Nella vicina Barletta – ha dichiarato Cosimo Damiano Matteucci, Presidente dell'Ambulatorio Popolare - abbiamo vissuto un'esperienza molto simile con la Lira Popolare. Abbiamo inventato uno strumento che ci consentisse di offrire beni e servizi alle persone in cambio dell'attività di volontariato. Si supera così l'assistenzialismo, ovvero la mera consegna di generi alimentari, per praticare il mutualismo, ovvero fare attività di volontariato ed incassare delle monete vere e proprie con le quali poter acquistare beni e servizi presso gli esercenti e le attività commerciali convenzionate».
Un progetto che, per il momento, stenta ancora a decollare e che, come tutte le sfide complesse ed affascinanti, richiede pazienza, perseveranza, tempo, risorse ed energie.
«HUB Portanova – ha spiegato Vincenzo Di Cugno, Presidente della Cooperativa Portanova - rientra nel movimento nazionale mutualista. Il progetto "Solidarity Coin" vuole dar vita ad una moneta parallela, con la funzione di attivare socialmente i soggetti economicamente più fragili. La moneta di solidarietà altro non è che una moneta nata con lo scopo di valorizzare il tempo dedicato al prossimo. Un sistema che va a valorizzare le ore di tempo dedicate all'attività di volontariato, superando così la logica assistenzialista e caritatevole nei confronti degli umili che rischiano di rimanere emarginati e di subire una colpevolizzazione del proprio stato di povertà».
«Nella vicina Barletta – ha dichiarato Cosimo Damiano Matteucci, Presidente dell'Ambulatorio Popolare - abbiamo vissuto un'esperienza molto simile con la Lira Popolare. Abbiamo inventato uno strumento che ci consentisse di offrire beni e servizi alle persone in cambio dell'attività di volontariato. Si supera così l'assistenzialismo, ovvero la mera consegna di generi alimentari, per praticare il mutualismo, ovvero fare attività di volontariato ed incassare delle monete vere e proprie con le quali poter acquistare beni e servizi presso gli esercenti e le attività commerciali convenzionate».
Un progetto che, per il momento, stenta ancora a decollare e che, come tutte le sfide complesse ed affascinanti, richiede pazienza, perseveranza, tempo, risorse ed energie.