Carta di Avviso Pubblico, Libera Trani plaude al Comune

Gallo: «Per noi è motivo di grande soddisfazione»

venerdì 30 dicembre 2016
«Apprendiamo la notizia dell'avvenuta adesione da parte della Giunta comunale alla Carta di Avviso Pubblico, un codice etico elaborato da un gruppo di esperti e amministratori locali al fine di prevenire e contrastare corruzione, mafie, malaffare e cattiva amministrazione». A dirlo è il referente del presidio di Libera Trani, Michele Gallo. «Ciò rappresenta - ha spiegato - per noi del Presidio di Libera, che abbiamo avanzato e sostenuto con forza tale proposta, motivo di soddisfazione».

«Siamo certamente consapevoli - ha continuato - che il codice non rappresenta nulla di particolarmente rivoluzionario nei contenuti: si tratta di regole che dovrebbero essere basilari nell'espletamento di una condotta che rientri a pieno titolo nell'esercizio della buona politica, ma che tuttavia sono frequentemente disattese in un Paese come l'Italia che vanta un triste primato in materia di corruzione. E del resto è proprio di qualche giorno fa la notizia della richiesta di rinvio a giudizio, a Trani, a carico di ben 19 amministratori della precedente amministrazione, coinvolti in un'inchiesta avente ad oggetto ipotesi di reati attinenti proprio a fenomeni corruttivi e di mala amministrazione. A dimostrazione di quanto sia forte l'esigenza di disporre di strumenti utili sia a sensibilizzare e a pungolare i membri della classe politica affinché adottino comportamenti improntati alla correttezza, alla trasparenza e all'etica, e sia a favorire un maggior controllo da parte dei cittadini sull'operato dei loro rappresentanti».

«Divieto di ricevere regali - ha detto Gallo - contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, e alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell'attività politica, nomine basate esclusivamente sul merito, piena collaborazione con l'autorità giudiziaria in caso di indagini, ma anche obbligo di rinuncia alla prescrizione e obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio o di sottoposizione a misure di prevenzione personali o patrimoniali per reati di corruzione, concussione, criminalità organizzata e mafiosa, voto di scambio e altri delitti contro l'ordine pubblico, sono alcune delle norme contenute in questo codice».

«A ciò si aggiungono quelle prescrizioni volte a favorire la partecipazione popolare anche attraverso la diffusione della conoscenza dei principi contenuti nella Carta di Avviso Pubblico per dotare i cittadini di uno strumento di valutazione della legalità e della correttezza dell'operato degli amministratori. Dunque l'approvazione della Carta - ha concluso - è solo un piccolo passo, cui speriamo segua a breve quello successivo dell'approvazione anche da parte dell'organo consiliare, nella direzione del perseguimento della legalità. Obiettivo, questo, non fine a se stesso, ma in funzione di quello ultimo del raggiungimento della giustizia sociale, di cui la legalità rappresenta un pre-requisito. E per il quale ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo».