Casa Bovio, il Comune chiede lo sgombero del pian terreno
La famiglia ha a disposizione dieci giorni per lasciare l'immobile
sabato 14 ottobre 2017
11.09
Sembra essere diventata la trama di una soap opera la storia legata all'occupazione abusiva della casa natale di Giovanni Bovio. Come noto, nelle scorse settimane, il Comune aveva provveduto a murare la porta d'ingresso dell'immobile dopo che la famiglia occupante dal primo piano si era trasferita a pian terreno.
Ma la misura cautelativa non è bastata. Ora il Comune chiede anche lo sgombero del pian terreno dove risiede attualmente il nucleo familiare composto da sette membri di cui cinque minori. Il 12 ottobre il dirigente Giovanni Didonna ha firmato una nuova ordinanza di sgombero entro dieci giorni con l'obiettivo di trasformare l'edificio in un "Centro di aggregazione sociale per lo svolgimento di attività strettamente artistico culturale".
Avranno a disposizione dieci giorni per ottemperare all'obbligo. Pena: la rimozione forzata. Ma a giudicare da come si siano svolti finora i fatti, l'annosa questione si trascinerà ancora per lungo tempo.
Ma la misura cautelativa non è bastata. Ora il Comune chiede anche lo sgombero del pian terreno dove risiede attualmente il nucleo familiare composto da sette membri di cui cinque minori. Il 12 ottobre il dirigente Giovanni Didonna ha firmato una nuova ordinanza di sgombero entro dieci giorni con l'obiettivo di trasformare l'edificio in un "Centro di aggregazione sociale per lo svolgimento di attività strettamente artistico culturale".
Avranno a disposizione dieci giorni per ottemperare all'obbligo. Pena: la rimozione forzata. Ma a giudicare da come si siano svolti finora i fatti, l'annosa questione si trascinerà ancora per lungo tempo.