Case popolari, Uva risponde al sindacato Sunia

«Non abbiamo trasferito alcuna competenza allo Iacp di Bari». L'assessore respinge le critiche: «I sindacati hanno ampio potere di controllo»

lunedì 22 aprile 2013 16.22
«L' amministrazione Riserbato non ha trasferito alcuna competenza allo Iacp di Bari». L'assessore ai servizi sociali del Comune di Trani, Rosa Uva, butta acqua sul fuoco alimentato dal sindacato Sunia sulla vicenda delle case popolari.

«La collaborazione tra i due Enti – spiega Uva - è solo limitata a mero titolo di buona pratica amministrativa. Il rapporto di collaborazione è stato sancito da un protocollo d'intesa con l'obiettivo principale di incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica sul territorio e di avviare una nuova fase di gestione verifica e controllo del patrimonio esistente. Nell'alveo di questo protocollo lo Iacp di Bari ha fornito, a titolo gratuito, un supporto tecnico alla struttura del Comune di Trani che, dopo decenni di totale assenza nel settore dell'edilizia residenziale pubblica, ha finalmente istituito un ufficio casa, pubblicando un bando di concorso per la redazione di una graduatoria definitiva di edilizia sovvenzionata e, contestualmente ha avviato un tavolo tecnico per l'individuazione di aree da adibire ad interventi di edilizia residenziale pubblica».

«Mi stupisce – dice Uva - che questa importante attività, peraltro svolta in costante e formale confronto concertativo con le organizzazioni sindacali, ed in particolare con lo stesso Sunia, sia considerato in modo negativo e non, com'è del tutto evidente, come chiaro esempio di buona pratica amministrativa e di specifica applicazione dei principi di economicità e di efficienza dell'azione amministrativa. Si precisa altresì che tale attività non pregiudica in alcun modo l'esercizio del potere di controllo da parte dei sindacati e, al contrario di quanto si scrive, è un esempio di trasparenza e di coinvolgimento di tutte le forze istituzionali legittimate ad agire nel procedimento amministrativo avviato».