Caso Delnegro: richiesta di rinvio a giudizio per due figli dell'81enne di Trani
Richiesta di archiviazione per il figlio Benito che non aveva rapporti con il padre
giovedì 8 agosto 2024
11.39
Richiesta di rinvio a giudizio per due dei tre figli, Salvatore e Domenico Delnegro e per la compagna del primo di questi, Barbara Mastrapasqua, nell'ambito dell'inchiesta legata a Bruno Delnegro, 81enne di Trani la cui salma fu rinvenuta in un sacco a pelo il 30 luglio 2022 in una grotta di Castrovalva, frazione del Comune di Anversa degli Abruzzi. Il provvedimento è stato predisposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti. Il giudice per le udienze preliminari ha inoltre fissato l'udienza a novembre.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'anziano sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, a circa 350 km da Trani. Tutto ciò, secondo l'accusa, per continuare a percepire i circa 3.000 euro mensili della pensione del padre, incassando complessivamente circa 60mila euro, con pari danno per l'Inps.
È stato possibile risalire all'uomo grazie all'attività investigativa dei carabinieri del Nucleo Investigativo dell'Aquila, che all'epoca concentrarono gli accertamenti su una protesi femorale. I tre dovranno rispondere di soppressione e occultamento di cadavere, truffa ai danni dell'Inps e indebito utilizzo di carta bancomat. La Procura, infine, ha chiesto l'archiviazione per un altro indagato, il terzo figlio di Delnegro, Benito, che aveva spiegato di non avere rapporti col padre ormai da anni.
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l'anziano sarebbe stato trovato morto nel proprio letto da uno dei figli che, con la compagna, avrebbe deciso di disfarsi del cadavere mettendolo in un sacco a pelo acquistato immediatamente prima, per poi abbandonarlo lungo una stradina di Castrovalva, a circa 350 km da Trani. Tutto ciò, secondo l'accusa, per continuare a percepire i circa 3.000 euro mensili della pensione del padre, incassando complessivamente circa 60mila euro, con pari danno per l'Inps.
È stato possibile risalire all'uomo grazie all'attività investigativa dei carabinieri del Nucleo Investigativo dell'Aquila, che all'epoca concentrarono gli accertamenti su una protesi femorale. I tre dovranno rispondere di soppressione e occultamento di cadavere, truffa ai danni dell'Inps e indebito utilizzo di carta bancomat. La Procura, infine, ha chiesto l'archiviazione per un altro indagato, il terzo figlio di Delnegro, Benito, che aveva spiegato di non avere rapporti col padre ormai da anni.