Caso discarica: intervengono i Verdi di Gregorio e Laurora
«Chiediamo che si provveda con urgenza a verificare lo stato della falda acquifera»
martedì 20 gennaio 2015
12.55
L'ufficio Inquinamento e Grandi Impianti della Regione Puglia ha disposto la sospensione dell'attività di conferimento dei rifiuti nella discarica, situata nel Comune di Trani e gestita dall'Amiu. Nei giorni scorsi, come ormai è noto a tutti, la Magistratura ha provveduto al sequestro giudiziario della discarica. La sospensione dell'attività di conferimento dei rifiuti, come hanno ricordato i Verdi Michele di Gregorio e Francesco Laurora, è avvenuta perché i campionamenti e le indagini geostrutturali, eseguite dai tecnici tra settembre ed ottobre 2014, hanno rilevato un inquinamento delle acque sotterranee al pozzo di monitoraggio denominato P6V ed un punto di discontinuità nella barriera geologica laterale della discarica sulla parete nord-est, a circa 7 metri dal piano rifiuti del secondo lotto, che consente una fuoriuscita del percolato.
La Regione Puglia, dopo il provvedimento di sospensione, ha intimato l'Amiu di Trani a predisporre un piano di intervento volto all'urgente individuazione delle cause dell'inquinamento riscontrato e dei rimedi più opportuni per la loro rimozione. Per questo motivo sia il Comune di Trani sia l'Amiu hanno individuato dei consulenti esterni per il necessario supporto tecnico.
«Tuttavia ad oggi - hanno commentato di Gregorio e Laurora - sulla vicenda è calato un silenzio spaventoso poiché i cittadini non sanno quale sia lo stato dell'arte della vicenda ed i rimedi adottati. Per questo motivo, ad ogni Organo secondo le proprie responsabilità e competenze, noi chiediamo, ove questo non sia stato già fatto, che si provveda con urgenza a verificare lo stato della falda acquifera della zona al di fuori del perimetro della discarica, tenendo conto della presenza nella zona di numerosi pozzi adoperati dagli agricoltori nonché che si dia conto, pubblicamente, dello stato del sito e dei rimedi tecnici ad oggi adottati per rimediare all'inquinamento avvenuto».
La Regione Puglia, dopo il provvedimento di sospensione, ha intimato l'Amiu di Trani a predisporre un piano di intervento volto all'urgente individuazione delle cause dell'inquinamento riscontrato e dei rimedi più opportuni per la loro rimozione. Per questo motivo sia il Comune di Trani sia l'Amiu hanno individuato dei consulenti esterni per il necessario supporto tecnico.
«Tuttavia ad oggi - hanno commentato di Gregorio e Laurora - sulla vicenda è calato un silenzio spaventoso poiché i cittadini non sanno quale sia lo stato dell'arte della vicenda ed i rimedi adottati. Per questo motivo, ad ogni Organo secondo le proprie responsabilità e competenze, noi chiediamo, ove questo non sia stato già fatto, che si provveda con urgenza a verificare lo stato della falda acquifera della zona al di fuori del perimetro della discarica, tenendo conto della presenza nella zona di numerosi pozzi adoperati dagli agricoltori nonché che si dia conto, pubblicamente, dello stato del sito e dei rimedi tecnici ad oggi adottati per rimediare all'inquinamento avvenuto».