Casse comunali in crisi? Non per Proietti. Mentre la Cultura...
Lo “spettacolo” organizzato dal Circolo Culturale “Corte Sveva” è costato oltre 23mila euro
sabato 9 maggio 2015
7.20
Strani procedimenti, quelli messi in atto dal Comune di Trani nella scelta delle proprie uscite. Palazzo di Città, che durante lo scorso mese registrava un "blocco" delle casse comunali in seguito alla pronuncia della Corte dei Conti, è ora alle prese con il saldo di impegni di spesa precedentemente presi e che, alla luce, delle presenti condizioni, appaiono quantomeno avventati.
È il caso, ad esempio, dell'ormai noto spettacolo teatrale "Natale in casa Proietti", presentato come rappresentazione e poi rivelatosi breve talk in "stile Tif", con l'impaziente pubblico, che fece registrare il sold out a poche ore dalla messa in vendita dei biglietti, in gran parte deluso per la poco chiara comunicazione. Per tale spettacolo, che sfruttando il volano della celebrità di Gigi Proietti si presentava come iniziativa di beneficenza, il Comune ha elargito agli organizzatori, il Circolo Culturale "Corte Sveva", ben 23.180 euro. Una spesa, tra l'altro, ridotta del 5%, rispetto ai 24.400 euro iniziali, a seguito della richiesta della macchina amministrativa tranese. Fu, in seguito, donato un assegno, ma non vennero mai resi noti l'incasso della serata e i costi dettagliati dello spettacolo.
A fronte della decisione della giunta comunale, retta allora dall'amministrazione Riserbato, vengono ora spontanee due osservazioni: per quale motivo sulla scelta delle iniziative da finanziare sono stati utilizzati due pesi e due misure (dello scorso luglio la segnalazione di un'associazione culturale che aveva ricevuto dal Comune rassicurazioni su bandi mai pubblicati) e come, con i soldi di una serata dal risultato dubbio, ad esempio, si sarebbero potuti garantire quasi tre mesi di gestione della biblioteca, invece di imporre la gratuità ad un lavoro continuativo e professionale. Su queste scelte, sarebbe opportuno che i membri della giunta, di nuovo in lizza per un posto in amministrazione, spieghino le proprie ragioni.
È il caso, ad esempio, dell'ormai noto spettacolo teatrale "Natale in casa Proietti", presentato come rappresentazione e poi rivelatosi breve talk in "stile Tif", con l'impaziente pubblico, che fece registrare il sold out a poche ore dalla messa in vendita dei biglietti, in gran parte deluso per la poco chiara comunicazione. Per tale spettacolo, che sfruttando il volano della celebrità di Gigi Proietti si presentava come iniziativa di beneficenza, il Comune ha elargito agli organizzatori, il Circolo Culturale "Corte Sveva", ben 23.180 euro. Una spesa, tra l'altro, ridotta del 5%, rispetto ai 24.400 euro iniziali, a seguito della richiesta della macchina amministrativa tranese. Fu, in seguito, donato un assegno, ma non vennero mai resi noti l'incasso della serata e i costi dettagliati dello spettacolo.
A fronte della decisione della giunta comunale, retta allora dall'amministrazione Riserbato, vengono ora spontanee due osservazioni: per quale motivo sulla scelta delle iniziative da finanziare sono stati utilizzati due pesi e due misure (dello scorso luglio la segnalazione di un'associazione culturale che aveva ricevuto dal Comune rassicurazioni su bandi mai pubblicati) e come, con i soldi di una serata dal risultato dubbio, ad esempio, si sarebbero potuti garantire quasi tre mesi di gestione della biblioteca, invece di imporre la gratuità ad un lavoro continuativo e professionale. Su queste scelte, sarebbe opportuno che i membri della giunta, di nuovo in lizza per un posto in amministrazione, spieghino le proprie ragioni.