Catalogo a Stampa della Donazione Musicale Gaetano Tarantini

Secondo appuntamento con Frammenti di Pensiero.

martedì 22 aprile 2008
Nell'ambito del programma "Frammenti di Pensiero" promosso dall'Assessorato alla Cultura, il prossimo 24 aprile 2008 alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale "Giovanni Bovio" sarà presentato il libro "Catalogo a Stampa della Donazione Musicale Gaetano Tarantini".
Alla presentazione interverranno il Sindaco Giuseppe Tarantini, l'Assessore alla Cultura Andrea Lovato, il Direttore della Biblioteca del Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera Francesco Mauro Coviello, l'ex Direttore della Biblioteca Comunale "G.Bovio" Mario Schiralli e l'Autrice del libro Maria Rosaria De Simone – Modera: Nunzia Saccotelli.

Agli albori del ‘900 musicale italiano, la "Giovane scuola", e di lì a poco la "Generazione dell'Ottanta", offrivano uno specifico contributo all'aggiornamento del "melos italico", creando così un coerente connubio con i contemporanei sviluppi della musica strumentale teutonica e francese, e dunque condividendo il comune impegno europeo di un graduale, ma a volte repentino, svecchiamento degli obsoleti canoni musicali romantici. Del musicista pugliese (Trani 1872 – Posillipo 1927) è stato scritto dall'autrice Maria Rosaria De Simone, per la prima volta in assoluto, in "Gaetano Tarantini. La vita, le opere" e nel "Catalogo a stampa della Donazione Musicale G.Tarantini", lavori meritevoli dell'attenzione degli studiosi per ricchezza di informazioni, ai fini di una più puntuale ricostruzione dei primi decenni del ‘900 in Italia. Attraverso la catalogazione del fondo donato alla Biblioteca comunale "G.Bovio" di Trani, che mai aveva ricevuto una forma di sistemazione, nonché l'acuta analisi biografico – stilistica, anch'essa inedita, del compositore tranese, l'autrice ha voluto fornire così un significativo tassello nella ricostruzione di un panorama musicale italiano, tra il perdurare delle istanze del XIX secolo, di moderati e conservatori, e l'impellenza delle esigenze innovative degli interventisti, del XX secolo; e dunque, dall'unica fonte informativa, la musica scritta, si offre il ritratto di un artista poliedrico, post-romantico e insieme proto-moderno, ancora inesplorato e inesperito, per tanto tempo dimenticato ed oggi riconsegnato alla memoria storica. Su un terreno, l'Italia, in cui imperava il melodramma, laddove diveniva perturbante il "music maker's progress", G.Tarantini sperimentò tuttavia la praticabilità di alternative, sorprendendo per la grazia che pose in ogni sua espressione. Concorse alla rinascenza strumentale, si spinse, nelle oltre trecento sue creazioni per pianoforte solista, per esamble da camera e liederistici, per teatro e per orchestra, verso la dilatazione della tonalità, ma sempre con enfasi, esprimendo l'insopprimibile logorroico bisogno di comunicare, con i sentimenti, con i gesti, con le emozioni. La critica musicale cita il Tarantini come musicista moderno a tutti gli effetti, foriero di prodromi, ma non di recamboleschi sperimentalismi; i significanti poietici della sua opera rilevano una semanticità del linguaggio musicale novecentesco. L'adesione a generi e stili disparati non pare comunque collegata al momento storico, ad un istanza programmatica:"un perpeuum mobile" interiore indusse, anche anacronisticamente, a sollevare le paratie della sua creatività, a far affluire elementi eterogenei nel mare della sua operosità, con la certezza di prestare la voce non alle tendenze, ma ad una intima conservazione con "le Muse".

Maria Rosaria De Simone