Cattivi odori a Barletta, l'azienda responsabile potrebbe essere di Trani
In corso verifiche in città e chiesto l'intervento della Procura
lunedì 19 agosto 2019
16.00
Ieri sera l'aria era irrespirabile a Barletta. Molti cittadini hanno definito quell'odore nauseante "puzza di formaggio". Piano piano quel fetore è divenuto più intenso e il vento ha fatto resto: la comunità si è allarmata. Difficile rintracciare la fonte e dunque i responsabili. Il Primo cittadino Cosimo Cannito ha convocato, questa mattina, una conferenza stampa, al fine di illustrare le azioni intraprese dalla stessa amministrazione comunale.
Numerosi sono stati i cittadini presenti alla conferenza, data l'importanza dell'argomento in oggetto: la nostra salute! Il Sindaco ha definito l'azione verificatasi ieri sera: "atto criminale". Giunte le prime segnalazioni sono state attivate, insieme al Comandante della Polizia Municipale Savino Filannino, due squadre di intervento al fine di localizzare la zona madre e i responsabili. Come ha più volte sottolineato Cannito: «A seguito del controllo, è stato appurato che le nostre aziende, nello specifico: Timac Agro, Buzzi Unicem, Dalena Ecologia e TRA.SMA.R, ieri sera erano chiuse. Per tanto, probabilmente, il responsabile dovremo ricercarlo fuori dalla nostra città. Abbiamo inoltre provveduto a contattare i sindaci delle città limitrofe i quali hanno affermato di non essere stati interessati dallo stesso problema; solo la vicina Trani è stata colpita due giorni fa dal medesimo odore». Proprio a Trani, infatti, sono in corso alcune verifiche: nulla esclude che l'azienda responsabile possa essere tranese.
Rivolgendosi ad alcuni consiglieri di opposizione, i quali hanno commentato l'accaduto sul canale Facebook, il sindaco ha poi aggiunto: «Non è possibile strumentalizzare un argomento del genere per fini politici. Quale sindaco giustificherebbe un atto criminale per ottenere consenso elettorale? Basta con la speculazione! Il nostro obiettivo è la sicurezza e benessere dei nostri cittadini e questa non è retorica!»
L'assessore all'ambiente Ruggiero Passero ha concluso: «L'amministrazione ha già dato testimonianza di essere da sempre presente e attenta sul versante inquinamento ambientale. Anche noi respiriamo la vostra stessa aria, anche i nostri figli respirano la vostra stessa aria! Non faremo sconti a chi ha compiuto questo atto scellerato. Dovrà pagare».
Al termine della conferenza si è fatto riferimento a un post pubblicato sui social che, secondo il sindaco Cannito, sarà utile perché molto dettagliato: "Puzza. Tutta la verità. Ciao purtroppo il vento la sera soffia da terra, questa fabbrica di farine animali si trova verso via Callano al confine tra Andria, Barletta e Trani. Questi raccolgono i resti delle macellerie della provincia, bruciano e trasformano in mangime per galline. Da qualche mese le macellerie non pagano più il servizio di raccolta (variava intorno alle 300 euro annuali per macelleria) una convenzione firmata da poco di comune accordo perché la fabbrica con la vendita aveva già un alto profitto e giustamente da qualche parte dovevano risparmiare: aumentando le dosi di combustione e riducendo i filtri. Qualche anno fa mandai un articolo alla gazzetta molto dettagliato e il risultato fu chiusura della fabbrica per qualche giorno con la minaccia di licenziamento di 40 persone con tutto l'indotto di camionisti, la asl era a conoscenza di tutta questa puzza. Purtroppo chi amministra la ditta è di Andria e non ha mezzi democratici di conversazione, l'unico modo per denunciare il tutto è dai carabinieri perché i vigili saranno a conoscenza ma non possono farci niente, evidentemente non è così inquinante da far male. A presto". «Quel soggetto forse ci darà la giusta chiave di lettura -ha terminato il Sindaco Cannito».
Il Presidente del consiglio Sabino Dicataldo ha comunicato che presto si terrà una conferenza dei capi gruppo e successivamente si procederà a una seduta consiliare monotematica. La relazione prodotta dai controlli effettuati nella serata di ieri è stata inviata alla Procura della Repubblica. Il comune ha presentato una denuncia contro ignoti.
Numerosi sono stati i cittadini presenti alla conferenza, data l'importanza dell'argomento in oggetto: la nostra salute! Il Sindaco ha definito l'azione verificatasi ieri sera: "atto criminale". Giunte le prime segnalazioni sono state attivate, insieme al Comandante della Polizia Municipale Savino Filannino, due squadre di intervento al fine di localizzare la zona madre e i responsabili. Come ha più volte sottolineato Cannito: «A seguito del controllo, è stato appurato che le nostre aziende, nello specifico: Timac Agro, Buzzi Unicem, Dalena Ecologia e TRA.SMA.R, ieri sera erano chiuse. Per tanto, probabilmente, il responsabile dovremo ricercarlo fuori dalla nostra città. Abbiamo inoltre provveduto a contattare i sindaci delle città limitrofe i quali hanno affermato di non essere stati interessati dallo stesso problema; solo la vicina Trani è stata colpita due giorni fa dal medesimo odore». Proprio a Trani, infatti, sono in corso alcune verifiche: nulla esclude che l'azienda responsabile possa essere tranese.
Rivolgendosi ad alcuni consiglieri di opposizione, i quali hanno commentato l'accaduto sul canale Facebook, il sindaco ha poi aggiunto: «Non è possibile strumentalizzare un argomento del genere per fini politici. Quale sindaco giustificherebbe un atto criminale per ottenere consenso elettorale? Basta con la speculazione! Il nostro obiettivo è la sicurezza e benessere dei nostri cittadini e questa non è retorica!»
L'assessore all'ambiente Ruggiero Passero ha concluso: «L'amministrazione ha già dato testimonianza di essere da sempre presente e attenta sul versante inquinamento ambientale. Anche noi respiriamo la vostra stessa aria, anche i nostri figli respirano la vostra stessa aria! Non faremo sconti a chi ha compiuto questo atto scellerato. Dovrà pagare».
Al termine della conferenza si è fatto riferimento a un post pubblicato sui social che, secondo il sindaco Cannito, sarà utile perché molto dettagliato: "Puzza. Tutta la verità. Ciao purtroppo il vento la sera soffia da terra, questa fabbrica di farine animali si trova verso via Callano al confine tra Andria, Barletta e Trani. Questi raccolgono i resti delle macellerie della provincia, bruciano e trasformano in mangime per galline. Da qualche mese le macellerie non pagano più il servizio di raccolta (variava intorno alle 300 euro annuali per macelleria) una convenzione firmata da poco di comune accordo perché la fabbrica con la vendita aveva già un alto profitto e giustamente da qualche parte dovevano risparmiare: aumentando le dosi di combustione e riducendo i filtri. Qualche anno fa mandai un articolo alla gazzetta molto dettagliato e il risultato fu chiusura della fabbrica per qualche giorno con la minaccia di licenziamento di 40 persone con tutto l'indotto di camionisti, la asl era a conoscenza di tutta questa puzza. Purtroppo chi amministra la ditta è di Andria e non ha mezzi democratici di conversazione, l'unico modo per denunciare il tutto è dai carabinieri perché i vigili saranno a conoscenza ma non possono farci niente, evidentemente non è così inquinante da far male. A presto". «Quel soggetto forse ci darà la giusta chiave di lettura -ha terminato il Sindaco Cannito».
Il Presidente del consiglio Sabino Dicataldo ha comunicato che presto si terrà una conferenza dei capi gruppo e successivamente si procederà a una seduta consiliare monotematica. La relazione prodotta dai controlli effettuati nella serata di ieri è stata inviata alla Procura della Repubblica. Il comune ha presentato una denuncia contro ignoti.