«Celebriamo il ventennale della caduta del muro di Berlino»
Proposta della Giovane Italia di Trani a sindaco e dirigenti scolastici
domenica 1 novembre 2009
Vent'anni fa (esattamente il 9 novembre del 1989) cadeva il muro di Berlino segno tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra i due blocchi (occidentale e orientale). In vista di questa ricorrenza, la Giovane Italia di Trani ha scritto una lettera al sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ed a tutti i dirigenti scolastici della città, chiedendo di organizzaare delle celebrazioni ufficiali e dei momenti di approfondimento negli istituti scolastici «al fine di sensibilizzare le giovani generazioni sul significato del muro di Berlino quale simbolo di intolleranza ed oppressione, con il fine di ricordare una pagina della storia d'Europa e con l'auspicio che non vi sia più bisogno di erigere muri tra i popoli».
La proposta è supportata da un riferimento normativo (la legge numero 61 del 15 aprile 2005) in cui si autorizzano «cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti».
LA STORIA - Il muro (che divideva in due la città tedesca) venne eretto, in una sola notte, il 13 agosto del 1961 per ordine dell'Unione Sovietica di Nikita Kruscev: una barriera di filo spinato alta quattro metri, che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri. Ben presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calcestruzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitragliatrici puntate verso la gente per impedire di oltrepassare il confine. I tentativi di fuga erano all'ordine del giorno: più di 260 persone morirono dal 1961 al 1989 sotto il fuoco dei Vopos, i "poliziotti del popolo". Negli anni '80, le manifestazioni popolari, sorte in maniera spontanea nei paesi satelliti dell'ex Urss, spinsero migliaia di giovani tedeschi a sfidare il muro. E così, il 9 novembre del 1989, dopo 28 anni, quella barriera cadde sotto i colpi della gente. La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre del 1990.
La proposta è supportata da un riferimento normativo (la legge numero 61 del 15 aprile 2005) in cui si autorizzano «cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti».
LA STORIA - Il muro (che divideva in due la città tedesca) venne eretto, in una sola notte, il 13 agosto del 1961 per ordine dell'Unione Sovietica di Nikita Kruscev: una barriera di filo spinato alta quattro metri, che seguiva i contorni del settore sovietico della città e divideva strade, quartieri, giardini, case e cimiteri. Ben presto il reticolato lasciò il posto a chilometri di blocchi di calcestruzzo costellati da torri di avvistamento, radar e centinaia di postazioni di mitragliatrici puntate verso la gente per impedire di oltrepassare il confine. I tentativi di fuga erano all'ordine del giorno: più di 260 persone morirono dal 1961 al 1989 sotto il fuoco dei Vopos, i "poliziotti del popolo". Negli anni '80, le manifestazioni popolari, sorte in maniera spontanea nei paesi satelliti dell'ex Urss, spinsero migliaia di giovani tedeschi a sfidare il muro. E così, il 9 novembre del 1989, dopo 28 anni, quella barriera cadde sotto i colpi della gente. La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu formalmente conclusa il 3 ottobre del 1990.