Centri di riabilitazione della Asl: trasporti AMET a rischio
L’azienda attende la firma di un protocollo d’intesa tra Comune e azienda sanitaria
venerdì 7 ottobre 2005
"Amet Spa assicurerà il servizio di trasporto delle persone non deambulanti o con difficoltà motorie ai centri di riabilitazione della Asl Bari 2 fino al 15 ottobre prossimo: se entro quella data non sarà sottoscritto il protocollo di intesa tra Comune e Asl per la ripartizione degli oneri, il servizio sarà interrotto".
E' quanto il presidente della società Alfonso Mangione ha ufficialmente comunicato all'amministrazione comunale, evidenziando l'impossibilità dell'azienda di continuare lo svolgimento del servizio in considerazione della mancanza di finanziamento, che secondo gli accordi raggiunti nella Conferenza dei Sindaci del 30 settembre del 2003 ammontano a circa 110.000 euro ad anno a carico della Asl.
"E' un servizio di pubblica utilità", spiega il presidente di Amet, "e pertanto ci auguriamo che la vicenda possa essere risolta prima del termine fissato. Purtroppo siamo costretti a porre un limite, perché l'azienda non è in grado di sopportare pendenze aperte dal 1998. L'amministrazione comunale ha dimostrato di voler risolvere la questione ed ha ottemperato a tutti i propri obblighi, compreso un sollecito inviato nei giorni scorsi alla Asl. Ora ci attendiamo altrettanta solerzia da parte dell'azienda sanitaria".
E' quanto il presidente della società Alfonso Mangione ha ufficialmente comunicato all'amministrazione comunale, evidenziando l'impossibilità dell'azienda di continuare lo svolgimento del servizio in considerazione della mancanza di finanziamento, che secondo gli accordi raggiunti nella Conferenza dei Sindaci del 30 settembre del 2003 ammontano a circa 110.000 euro ad anno a carico della Asl.
"E' un servizio di pubblica utilità", spiega il presidente di Amet, "e pertanto ci auguriamo che la vicenda possa essere risolta prima del termine fissato. Purtroppo siamo costretti a porre un limite, perché l'azienda non è in grado di sopportare pendenze aperte dal 1998. L'amministrazione comunale ha dimostrato di voler risolvere la questione ed ha ottemperato a tutti i propri obblighi, compreso un sollecito inviato nei giorni scorsi alla Asl. Ora ci attendiamo altrettanta solerzia da parte dell'azienda sanitaria".