Chiesa dei Cappuccini, conclusa l'ottava edizione del presepe vivente
Oltre settanta figuranti per uno spettacolo silenzioso ma suggestivo
lunedì 28 dicembre 2015
9.50
È giunta ormai all'ottava edizione il presepe vivente voluto e sostenuto da don Gaetano Lops, parroco di Santa Maria delle Grazie. La manifestazione che si è tenuta sabato 26 dicembre, complice il tempo mite, ha visto un successo di affluenza. Centinaia infatti i visitatori che hanno potuto rivivere la natività nella suggestiva atmosfera resa possibile grazie allo sforzo delle associazioni che fanno capo alla parrocchia.
Oltre settanta i figuranti che si sono avvicendati dalle 17 alle 21 per dare vita alla rappresentazione. Quattro ore intense precedute da decine e decine di giorni di preparazione che si sono consumati fra allestimento dello scenario ed organizzazione dell'evento. Ancora una volta la parrocchia con le sue associazioni si conferma non solo centro di aggregazione ma anche e soprattutto centro di animazione di un quartiere che esprime tutta la voglia di essere attivo nel contesto cittadino.
Come di consueto, lo sforzo degli organizzatori e dei partecipanti è stato ripagato dalla soddisfazione di aver offerto per qualche ora uno spettacolo che si è proposto con incisiva discrezione. Illuminato da semplici fiaccole, con i suoi silenzi interrotti ora dal martellare del fabbro, ora dal levigare del falegname, ora dall'annuncio della nascita del bambino. Uno spettacolo silenzioso ma significativo in cui la rappresentazione di una famiglia, quella di Nazareth che accoglie in povertà, diviene espressione delle famiglie in cui si possa riscoprire l'unità e la capacità di andare oltre.
Oltre settanta i figuranti che si sono avvicendati dalle 17 alle 21 per dare vita alla rappresentazione. Quattro ore intense precedute da decine e decine di giorni di preparazione che si sono consumati fra allestimento dello scenario ed organizzazione dell'evento. Ancora una volta la parrocchia con le sue associazioni si conferma non solo centro di aggregazione ma anche e soprattutto centro di animazione di un quartiere che esprime tutta la voglia di essere attivo nel contesto cittadino.
Come di consueto, lo sforzo degli organizzatori e dei partecipanti è stato ripagato dalla soddisfazione di aver offerto per qualche ora uno spettacolo che si è proposto con incisiva discrezione. Illuminato da semplici fiaccole, con i suoi silenzi interrotti ora dal martellare del fabbro, ora dal levigare del falegname, ora dall'annuncio della nascita del bambino. Uno spettacolo silenzioso ma significativo in cui la rappresentazione di una famiglia, quella di Nazareth che accoglie in povertà, diviene espressione delle famiglie in cui si possa riscoprire l'unità e la capacità di andare oltre.